Rifiuti, in Piemonte l'inceneritore di Gerbido non basta più: l'allarme di Legambiente
La nostra regione è maglia nera nel Nord Italia per quanto riguarda i risultati di raccolta differenziata; serve un cambio di passo...
Rifiuti in Piemonte, serviranno nuovi impianti di incenerimento oltre a quello di Gerbido perché dal 2025 “non ci sarà più spazio nelle discariche” piemontesi.
L'invito è stato raccolto dall’assessore Regionale Matteo Marnati che annuncia che discuterà con la nuova Amministrazione comunale di Torino di un aumento della capacità di trattamento dell’impianto del Gerbido (Grugliasco) con l’aggiunta di una nuova linea. Ma Legambiente tuona il suo "No!" alla costruzione di nuovi inceneritori.
La posizione di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta è chiara. Così il presidente Giorgio Prino:
“Gli ultimi dati ufficiali Ispra dicono che la Regione Piemonte ancora non ha raggiunto il target di legge del 65% di raccolta differenziata che le norme imponevano entro il 31 dicembre 2012 e che con il suo 63% è la regione del Nord con la percentuale più bassa. Inoltre esistono ampie sacche di inefficienza quali la città di Torino, che da poche settimane ha raggiunto il 50% di differenziata. Alessandria è ferma al 57%. Pianificare la costruzione di nuovi impianti sui dati di produzione odierni mette una fortissima ipoteca sullo sviluppo della gestione dei rifiuti in termini sostenibili. La città di Torino è un chiaro esempio di quanto la presenza di un inceneritore sia deleterio per lo sviluppo della raccolta differenziata”.
Secondo gli ambientalisti entro quattro anni si verificherà una emergenza vera e propria. Come a Roma? Dove da mesi i rifiuti vengono accatastati e creano miasmi oltre che polemiche? O come a Napoli e nella terra dei fuochi dove per smaltire l'immondizia hanno acceso roghi inquinanti per anni? Forse non in modo così grave, ma la situazione piemontese potrebbe preoccupare lo stesso.
Il Piano regionale di gestione dei rifiuti indica il 2025 come obiettivo per il 70% di raccolta differenziata (produzione di 420 kg per abitante all’anno). Le soluzioni: raccolta porta a porta e tariffe puntuali in base alla quantità prodotta. Ancora Legambiente:
"Se il Piemonte raggiungesse gli obiettivi del suo Piano Regionale al 2025 ci troveremmo a gestire 520.000 tonnellate l'anno di rifiuti, per i quali sarebbe ampiamente sufficiente l’impianto di Gerbido. Obiettivi regionali che sono comunque molto timidi e comunque inferiori ai risultati già ottenuti per esempio in Lombardia, Trentino, Veneto e Friuli".
Insomma, pare proprio che tutti facciano meglio del Piemonte in tema di rifiuti, raccolte differenziate e smaltimento. La Regione ne terrà conto?