Pusher chiede di essere arrestato: "Con l'obbligo di firma non riesco più a spacciare"
Al limite del grottesco questa storia di cronaca: marocchino 29enne accusa lo Stato italiano di impedirgli l'unica fonte di sostentamento.
Spacciatore "disturbato" dall'obbligo di firma in caserma si presenta al Commissariato di Polizia e chiede di essere arrestato: "Sono stufo, con 'sta storia dell'obbligo di firma non riesco più a vendere un grammo... Tanto vale andare in carcere".
"Arrestatemi o non me ne vado!"
Ha dell'incredibile questa storia dello spacciatore che va alla Polizia per... auto-accusarsi; forse spiegabile solo dai postumi di una forte sbronza che lo stesso pusher evidenziava. Ma è successo di mattina: un venticinquenne marocchino si è presentato al corpo di guardia del Commissariato Madonna di Campagna in stato di evidente ubriachezza. Sbronzo marcio, pretendeva dagli agenti di essere arrestato ed accompagnato in carcere in quanto “stufo” di non riuscire più ad esercitare l’attività di spaccio negli orari a lui più congeniali a causa dell’obbligo di firma cui era sottoposto. L’uomo, inizialmente, effettuava una resistenza passiva all’allontanamento, riferendo che sarebbe rimasto lì davanti citofonando insistentemente e impedendo l’accesso agli altri utenti. In pratica: "O mi arrestate, o non me ne vado via". Anche all’arrivo di una Volante sul posto non demordeva, affermando che lo Stato Italiano fosse “complice del suo malessere” impedendogli di fatto l’unica attività fonte di sostentamento: lo spaccio.
Minacce e pugni ai poliziotti
Seguivano minacce ai poliziotti e pugni contro la Volante sulla quale veniva trasportato negli uffici della Polizia Scientifica per il foto-segnalamento, essendosi rifiutato di fornire i documenti di identità. Il nordafricano, con precedenti penali a carico, è irregolarmente residente in Italia e inottemperante a diverse espulsioni. Al termine delle attività di controllo veniva denunciato a piede libero per interruzione di pubblico servizio, resistenza e minacce a Pubblico ufficiale. Ma non era ancora finito il suo show. Capito che era stato rimesso in libertà il marocchino ritornava con fare più aggressivo e si sedeva dinanzi alla porta principale, ostruendo l’accesso. Questa volta, all’arrivo dei poliziotti, si è scagliato con l’intento di colpirli, tanto che sono stati necessari più agenti per tenerlo. Pertanto è riuscito nel suo intento di essere arrestato questo pusher con obbligo di firma. Per la cronaca, è stato anche multato per ubriachezza molesta.