Gigafactory, Cirio telefona a Draghi: "Intervenga il premier"
La multinazionale che riunisce Fiat-Fca e Peugeot avrebbe scelto Termoli perché là si producono motori a scoppio...
Gigafactory: il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio fa pressing sul premier Mario Draghi, vuole incontrarlo di persona per chiedergli di convincere Stellantis a ripensarci.
La lettera e la telefonata
Cirio ha prima scritto a Draghi (doppia firma con la sindaca Chiara Appendino) ma poi gli ha anche telefonato perché vuole proprio incontrarlo vis-à-vis. Guardarsi in faccia e parlare... "in presenza" infatti è sempre stato il modo migliore per capirsi e far valere le proprie ragioni. Così Cirio:
"Ci siamo arrabbiati perché è giusto farlo quando subisci un torto. Ma questo è anche il nostro Governo da cui ci aspettiamo di essere coinvolti e interpellati nelle decisioni strategiche. Non facciamo le battaglie di campanile, siamo italiani e siamo felici che gli investimenti si facciano in Italia, ma con la forza che ha il Piemonte vogliamo essere protagonisti delle politiche dell’auto e dell’elettrico nel nostro Paese".
Fra l'altro, sfrucugliando nei corridoi dei piani alti, par di capire anche il motivo per cui Stellantis avrebbe scelto il Molise e non Mirafiori: è stata scelta la sede di Termoli perché lì oggi si costruiscono i motori a scoppio. Alla pari delle altre fabbriche (Cento in Emilia e di Pratola in Campania) a Termoli si costruiscono i motori delle auto a combustione, quelli che sono stati sempre usati finora (benzina o diesel che siano).
La svolta verso il green
Ma, con la famigerata svolta verso il tanto sbandierato green, tutte le case automobilistiche dovranno riconvertire i motori a scoppio con quelli elettrici o ibridi o a metano. Ossia: con il deciso indirizzo verso la circolazione sostenibile e le auto elettriche, ci sarà sempre meno necessità di motori "vecchi" e inquinanti. Termoli è uno stabilimento che già oggi è a produzione ridotta e in grave crisi. Per questo la gigafactory è divenuta una soluzione per sostenere questa fabbrica. Invece a Mirafiori la situazione viene considerata migliore ed è la sede dove Stellantis ha chiesto ai fornitori di aumentare i volumi per produrre più Fiat 500 elettriche. Per la verità anche i lavoratori di Torino Mirafiori non se la passano molto bene: da anni in cassintegrazione (ormai strutturale) quindi a stipendio ridotto, vantano un'età media dello stabilimento pari a 53 anni! Cosa vuol dire? Che le prospettive per questo sito pare siano davvero scarse (senza ricambi generazionali una fabbrica muore di... vecchiaia).
I sindacati hanno chiesto più attenzione sullo stabilimento torinese, ma difficilmente Stellantis cambierà la propria impostazione sulla gigafactory perché glielo consigliano Cirio o Draghi. Staremo a vedere.
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