Riaprire l’ex ospedale Maria Adelaide: presidio davanti all'assessorato alla Sanità
Icardi: "Il futuro del Maria Adelaide non è deciso. Serve un approfondimento su possibilità Universiadi e Pnrr".
L’ospedale Maria Adelaide chiuso dal 2016, ora anche l’ordine dei medici di Torino sottoscrive la proposta di riaprirlo come una casa della salute, proposta lanciata da cittadini e associazioni del quartiere Aurora.
Una casa della salute all’ex ospedale Maria Adelaide
Mille firme raccolte da medici, operatori sanitari e cittadini del quartiere Aurora sono state consegna alla Regione nel pomeriggio di giovedì 1 luglio 2021. L’assemblea permanente si batte da mesi affinché l’ospedale Maria Adelaide venga riaperto almeno come casa della salute. Era un fiore all’occhiello nell’ortopedia, chiuso nel 2016 e assorbito dall’ospedale Cto. In Regione è indicato come eventuale residenza per le Universiati del 2025. Ora il "Comitato Riapriamo il Maria Adelaide" è determinato a far sentire la sua voce:
“Se lo si vuole utilizzare bene, ha un senso utilizzarlo per la sanità. Varrebbe veramente la pena organizzare qualche cosa che metta insieme medici, infermieri, consultori, servizi domiciliari soprattutto a disposizione della cittadinanza”, così Guido Giustetto presidente dell’Ordine dei Medici di Torino.
In un quartiere multietnico, con numerosi anziani e persone bisognose di cure, il presidio tornerebbe ad essere importante.
“L’idea è quella di aprire un ambulatorio di medico di famiglia h12 che potrebbe collaborare con dei medici specialisti come cardiologi, pneumologi, diabetologi, in modo da gestire le patologie sul territorio. Nello stesso tempo ci potrebbe essere anche una collaborazione con gli assistenti sociali, e con i mediatori culturali ”, riferisce Chiara Rivetti, dell’ANAAO
Presidio davanti all'assessorato della Sanità
Nel pomeriggio di ieri il "Comitato Riapriamo il Maria Adelaide” ha organizzato un presidio davanti all'assessorato alla Sanità della Regione Piemonte per chiedere a gran forza un incontro con l'assessore Luigi Icardi. I cittadini hanno consegnato all'assessorato un documento dove è illustrato il progetto che il coordinamento e i sindacati di medici e infermieri hanno messo a punto per la riapertura dell'ospedale Maria Adelaide.
L’assessore ha fatto sapere che oggi porterà la petizione consegnatagli dai manifestanti all’attenzione della Giunta.
Icardi: “Il futuro del Maria Adelaide non è deciso”
«Sul futuro del Maria Adelaide nulla è deciso. Sei mesi fa la Regione ha chiesto alla Città della Salute di sospendere le procedure per l’alienazione dell’immobile, il cui utilizzo potrebbe essere valutato nell’ambito delle necessità legate alle Universiadi. Nel frattempo, il nuovo scenario determinato dal Pnrr richiede un ulteriore approfondimento per un eventuale riutilizzo della struttura ai fini della medicina territoriale. Nelle prossime settimane, tutte queste opzioni verranno attentamente valutate, non senza tenere conto dei bisogni di offerta sanitaria del quartiere interessato».
Cosi l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, al termine dell’incontro avuto a margine degli impegni della giornata con una delegazione di manifestanti che sostengono la necessità di riaprire il presidio sanitario Maria Adelaide di Torino, chiuso da anni.