Insegnanti in piazza a Torino per dire no ai tagli di organico
La protesta nel pomeriggio di lunedì davanti alla Prefettura.
Insegnanti in piazza a Torino per dire no ai tagli di organico: la protesta è andata in scena nel pomeriggio di lunedì 7 giugno 2021 davanti alla Prefettura.
Insegnanti in piazza a Torino per dire no ai tagli di organico
Le scuole torinesi hanno protestato nel pomeriggio di lunedì davanti alla Prefettura di Torino, in piazza Castello, contro il taglio di 100 insegnanti della primaria e dell'infanzia a Torino e provincia.
"E' inammissibile he questo taglio avvenga:
mentre le scuole avrebbero bisogno di più insegnanti per garantire sicurezza e, quando si tornerà alla normalità, il recupero degli apprendimenti;
mentre il Governo dichiara di "mettere la scuola al centro", "investire sulla formazione", "diminuire il numero degli alunni nelle classi" e addirittura "generalizzare il Tempo Pieno";
Mentre il Governo dispone di somme mai viste attraverso il Recoveri Fund;
dopo un anno nel quale gli insegnanti e i bambini hanno frequentato la scuola in condizioni difficili, con poco spazio a disposizione, spesso esposti al pericolo".
Iniziativa promossa dalle scuole della Circoscrizione 5
L'iniziativa è partita da alcune scuole della Circoscrizione 5: I.C. Sibilla Aleramo, I.C. Padre Gemelli, I.C. P.G. Frassati-Gozzano e I.C. Parri-Vian. Durante il sit-in una delegazione è stata ricevuta in Prefettura.
"A fronte di un aumento degli alunni e delle classi in molte scuole e al mantenimento del loro numero in moltissime altre, si determina un taglio di posti, provocando riduzione degli orari di frequenza e/o gravi disagi per le famiglie, gli alunni, gli insegnanti e la qualità della scuola".
"Per garantire gli orari richiesti dalle famiglie si dovrebbero infatti aumentare gli "orari spezzatino" e le "classi pollaio": proprio ciò che il Governo dice di combattere!
Questo taglio inaccettabile sull'organico di diritto, è altrettanto inaccettabile sull'organico di potenziamento, oggi utilizzato in larga parte dalle scuole per garantire l'orario richiesto dalle famiglie e, quando possibile, il recupero degli apprendimenti. A maggior ragione con la pandemia questo organico andrebbe incrementato, non tagliato!
Per questi motivi ribadiamo la richiesta della restituzione immediata dei posti tagliati".
I docenti del Padre Gemelli hanno anche inviato una lettera al ministro Patrizio Bianchi, nella quale denunciano una "scelta immotivata e fortemente destabilizzante" e il timore che i tagli al personale comportino appunto "uno spezzatino orario composto dall'alternarsi di molteplici figure di insegnanti".
(Foto tratte dalla pagina Facebook: Cub Scuola Università Ricerca Torino)