Truffa dello specchietto: la vittima è sempre una signora sulla settantina disposta a pagare per il danno
Lo stratagemma è quello di incolpare del danno qualcuno che preso alla sprovvista sia disponibile a "risolvere" tutto sul momento.
È mezzogiorno del 16 luglio 2020 quando la polizia nota in zona Cit Turin, precisamente in via Casalis, una donna sulla settantina parlare con un ragazzo seduto all’interno di una BMW bianca ferma in doppia fila. Al passaggio della volante, il giovane si irrigidisce e smette di parlare con l’anziana.
Reazione sospetta
Gli agenti si fermano per chiedere cosa stia succedendo e la signora riferisce che poco prima, mentre era in auto, aveva superato la BMW parcheggiata in doppia fila, sentendo subito dopo un colpo secco. Dall’auto era sceso un giovane convinto che nella manovra lei avesse danneggiato lo specchietto lato guida, chiedendole di compilare il CID o di "aggiustare le cose" con 240 €.
Elementi che non quadrano
Gli agenti però notano subito che sull'auto della donna non c'è neanche un graffio: elemento non compatibile con il danno lamentato dal giovane, che invece ha lo specchietto dell’auto completamente divelto. La polizia decide quindi di effettuare accertamenti sul diciannovenne che viene identificato come appartenente a una nota famiglia di “caminanti” provenienti dal siracusano, i poliziotti procedono quindi al suo arresto in flagranza per tentata truffa aggravata.
La truffa dello specchietto
Il fenomeno della truffa dello specchietto è ben noto e monitorato dagli operatori della Polizia di Stato di Torino che, proprio negli ultimi giorni, hanno concluso un’articolata attività d’indagine su una coppia di coniugi appartenenti al medesimo clan. L'indagine è iniziata dopo un controllo effettuato il 10 giugno in via Lodovica. Anche in quel caso, una signora di 65 anni era stata avvicinata, dopo aver parcheggiato l’auto, da un uomo che le aveva detto di aver appena strisciato la sua auto; difatti, le mostrava una riga lungo la fiancata e lo specchietto divelto. Sua moglie, rimasta in auto, simulava addirittura di essere in preda a un attacco di panico per colpa dell'incidente. Il conducente stava chiedendo alla donna se volesse procedere col Cid quando è intervenuta la polizia a interrompere la truffa.
La coppia di truffatori
I truffatori erano una donna di 27 anni e un uomo di 31, entrambi residenti a Noto (SR), con numerosissimi precedenti specifici per truffe commesse in tutta Italia utilizzando proprio lo stratagemma dello specchietto rotto.
Entrambi risultano già colpiti da foglio di via obbligatorio dal comune di Milano e, per quanto riguarda l’uomo, anche dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale per 1 anno disposta dal Tribunale di Torino nel periodo giugno 2015/ maggio 2016. I poliziotti del Comm.to Borgo Po li hanno denunciati per la tentata truffa commessa ai danni della signora; inoltre, il Questore De Matteis ha emesso nei loro confronti il foglio di via obbligatorio dal Comune di Torino per un periodo di tre anni.