Ambientalisti ultrà bloccano il traffico contro Leonardo Spa
Gli ecologisti d'assalto del gruppo "Extinction Rebellion Torino" denunciano i finanziamenti per l'industria bellica.
Ancora azioni dimostrative degli ambientalisti ultrà appartenenti al gruppo "Extinction Rebellion Torino" che hanno bloccato il traffico in Corso Francia per protestare contro l'azienda Leonardo Spa che si occupa di sicurezza e difesa.
Fra le guerre e il clima
Gli attivisti se la prendono anche con il neo-ministro Roberto Cingolani, titolare del dicastero alla Transizione ecologica, già top-manager di Leonardo (azienda a partecipazione statale).
L'accusa è di investire milioni di euro per armamenti, difesa, belligeranti sistemi di sicurezza, invece di pensare all'ecologia e di investire quella montagna di soldi per rendere più vivibile e pulito il nostro mondo. I manifestanti sottolineano la stretta connessione tra guerra, industria bellica e crisi climatica. Così recita il comunicato stampa diramato da Extinction Rebellion Torino:
"Leonardo, il colosso italiano dell’industria militare, è il principale obiettivo di questa azione. A marzo le commissioni Difesa di Camera e Senato hanno chiesto di beneficiare di una parte dei 209 miliardi di euro in arrivo da Bruxelles destinati alla Next Generation Eu e alla Transizione Ecologica. Lo riportano i giornali Fatto Quotidiano, Domani e Il manifesto. (...) Quando vediamo il tentativo di ricevere fondi destinati all’ambiente da parte di un’industria bellica, ci sentiamo disgustati e allarmati. Abbiamo bisogno di combattere per un mondo diverso”.
In Italia sono stati stanziati per i prossimi quindici anni ben 36,7 miliardi di euro in spese militari, più del 25% dei fondi per le infrastrutture.
Spese militari record
Nel mondo le spese militari globali nel 2020 sono state le più alte di sempre: 1.981 miliardi di dollari [fonte: Trends in World Military Expenditure, 2020]. Solo nel 2020, in Europa l'impronta di carbonio delle spese militari è equivalente alle emissioni di circa 14 milioni di automobili all'anno, ovvero 24 milioni di tonnellate di Co2. Gli ambientalisti ultrà hanno dunque bloccato il traffico per protestare contro Leonardo Spa. Non è il primo caso di clamorosa protesta da parte di Extinction Rebellion Torino. Le ultime volte gli ecologisti se l'erano prosa con le banche: si tratta sempre di forme pacifiche, magari coreografiche, ma comunque militanti e in un certo senso... "fastidiose" per chi ne è destinatario.
Si torna poi a discutere di rischio climatico, una realtà poco negoziabile purtroppo: secondo molti studiosi e accademici se non troveremo soluzioni per ridurre drasticamente le emissioni di gas serra, si arriverà verosimilmente a un aumento di 4°C in pochi anni. Il che potrebbe portare ad ulteriore scioglimento dei ghiacci con conseguente aumento del livello del mare: molte città portuali in tutto il mondo potrebbero subirne i nefasti effetti.