Furti falliti grazie alla Polizia e all'aiuto dei cittadini onesti
Un marocchino aveva rubato lo smartphone a una donna; presi in flagranza anche tre "topi d'auto".
Furti falliti grazie al pronto intervento della Polizia e alla collaborazione dei cittadini onesti, che hanno aiutato a individuare i delinquenti. Due episodi molto simili sono avvenuti a Torino città nei giorni scorsi. Protagonisti: stranieri immigrati dediti al crimine, seppur di una pericolosità non eccelsa o allarmante, ma comunque gente che andrebbe rinchiusa per evitare ingiustizie e reati.
Il ladruncolo marocchino
Nei giorni scorsi gli agenti del Commissariato Dora Vanchiglia hanno arrestato per furto con destrezza un giovane marocchino. L’uomo, poco prima, aveva rubato in corso Regina Margherita il cellulare a una donna in bici. Lei però non si era arresa e l'aveva prima inseguito poi raggiunto. Un passante aveva restituito alla vittima il cellulare, lanciato sotto un camion in sosta dal colpevole durante la fuga. In quel frangente, transitava di lì per caso una "pantera" della Polizia che aveva visto il conciliabolo formatosi. La giovane donna (derubata) tentava di fermare il marocchino che si divincolava per allontanarsi.
Intervenuti, dopo aver raccolto i racconti dei presenti, i poliziotti arrestavano l’autore del furto. A seguito di accertamenti, è emerso che l’uomo aveva a carico anche alcuni piccoli precedenti penali. Il secondo episodio riguarda invece il furto di un bene un po' più prezioso: un'autovettura. Furto fallito anche in questo caso. Il fatto è accaduto in Piazza Giovanni dalle Bande Nere.
Il furto della macchina
Un uomo parcheggia per fare una telefonata al cellulare ma ben presto si accorge che qualcosa di strano sta accadendo nell’auto che ha di fronte: la persona in macchina sta cercando di rubare il veicolo. Il testimone fa una foto ma il flash allerta il ladro il quale, a quel punto, scappa. Poco distante il colpevole sale su un’altra auto, nella quale ad attenderlo ci sono due persone. Una volta a bordo si allontanano. Tuttavia, il testimone non solo contatta la Polizia ma segue per un tratto l’auto con i tre a bordo, indicando la loro direzione di fuga.
L’auto dei fuggitivi verrà poco dopo fermata in Corso Palermo da una volante che, ricevute le indicazioni, si era messa sulle sue tracce. Sull'auto gli agenti troveranno diversi arnesi e materiale utilizzato nei furti d'auto: guanti, forbici, taglierini, chiavi universali e disturbatori di frequenza (per disinnescare gli antifurto). Sono quindi falliti questi due furti, grazie al pronto intervento della Polizia e alla collaborazione dei cittadini.