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Cosa avrà voluto dire?
Su Instagram spunta il video di un sassofonista che "suona" in mezzo ai rifiuti a Torino
Tu chiamala (se vuoi) performance artistica... Arte? Provocazione? Semplice ironia? Ennesima polemica sulla differenziata? Al popolo dei social l'ardua sentenza.
Un sassofonista "suona" in mezzo a una valanga di immondizia, davanti a un cassonetto in una via imprecisata di Torino. Arte? Provocazione? Semplice ironia? Denuncia? Ennesima polemica sulla differenziata? Al popolo dei social l'ardua sentenza.
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Musica in "3d"
Ardua, sì, perché nessuno ha veramente capito il gesto del "pittoresco" musicista, ma si sa: basta parlarne. E infatti, i commenti non mancano. Certamente questo è un video da sentire con l'audio acceso perché i suoni emessi, come fa notare qualche utente, ben lontani dai ritmi di standard jazz, sono sicuramente improvvisati e potrebbero essere scambiati per richiami per animali: "topi" dicono alcuni, "cinghiali" dicono altri.
Che sia una performance con un significato preciso?
Chissà se sul misterioso sassofonista prima o poi verrà fuori qualche dettaglio interessante, a noi piace pensare che sia qualcuno che, armato di smart card, abbia provato ad aprire l'ecoisola sotto casa e nel trovarla, come spesso accade, completamente bloccata abbia deciso di vagare per la città alla ricerca del bidone giusto, ma che si sia invece imbattuto nel cassonetto messo peggio di Torino e, resosi conto della situazione, abbia deciso di usare l'arma della musica (in particolare della musica- spazzatura) per far ridere sì, ma anche per sottolineare un problema che a tanti cittadini (compreso chi scrive e che tutti i giorni sotto casa si ritrova un fiume di rifiuti vari adagiati sopra i cassonetti) non fa ridere per niente.
