Ordinanza della Regione bocciata

Chiusura forzata dei supermercati in Piemonte, il Tar dice no: sabato 1 maggio 2021 saranno aperti

Ribaltata la controversa decisione della Giunta Cirio in occasione della Festa dei Lavoratori.

Chiusura forzata dei supermercati in Piemonte, il Tar dice no: sabato 1 maggio 2021 saranno aperti
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Colpo di scena. A poche ore dal Primo maggio, a sorpresa è arrivato il dietrofront: i supermercati di media e grande dimensione, che nella giornata di domani, sabato 1 maggio 2021, sarebbero dovuti rimanere chiusi in tutto il Piemonte, invece resteranno aperti.

Il Tar del Piemonte ha accolto in serata la richiesta di sospensiva presentata da Federdistribuzione verso l’ordinanza n.52 del 29 aprile, che disponeva la chiusura delle medie e grandi strutture di vendita per l’intera giornata di sabato 1 maggio.

La Regione ha preso atto del provvedimento, in base al quale domani i supermercati potranno essere aperti.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA DEL TAR

Chiusura forzata dei supermercati in Piemonte, il Tar dice no

"Lockdown" commerciale del 1 maggio 2021: la chiusura forzata dei supermercati e dei centri commerciali in occasione della festività dedicata ai lavoratori era stata decisa dalla Regione Piemonte.

"Con la scusa della festa nazionale, quindi, ne approfittiamo per metter lì un'altra giornata di lockdown, così da combattere ancor meglio la pandemia..."

Così avevano reagito istintivamente molti esercenti.

Attenzione ai metri quadrati

Vietato andare nei centri commerciali e nei supermercati, quindi, perché la Regione Piemonte ne aveva decretato la chiusura d'ufficio: tutto da rifare.

L'ordinanza regionale introduceva misure più restrittive in occasione del Primo Maggio. Supermercati chiusi per l’intera giornata di sabato primo maggio: la chiusura sarebbe dovuta valere per le grandi strutture di vendita la cui superficie supera i 1.500 metri quadri nei Comuni fino a 10mila abitanti e 2.500 metri quadri nei comuni con più di 10mila abitanti.

La chiusura avrebbe riguardato anche le medie strutture di vendita, la cui superficie è compresa tra 150 e 1.500 metri quadri nei Comuni fino a 10mila abitanti e con superficie tra 250 e 2.500 metri quadri nei Comuni con più di 10mila abitanti.

Sarebbe "scampato" insomma solo il piccolo commercio al dettaglio, e salvi anche gli acquisti nei piccoli paesini dove gli approvvigionamenti non sono certo comodi come nelle grandi città.

Cosa fanno nel resto d'Italia

La situazione varia da Regione a Regione proprio come era accaduto lo scorso 25 aprile e per Pasquetta. Le singole giunte regionali hanno l’autorità di imporre la chiusura delle attività commerciali oppure permettere l’apertura anche durante i giorni non lavorativi. Nonostante quasi tutta l’Italia si trovi in zona gialla, alcune Regioni chiudono comunque i centri commerciali e i supermercati.

Poi ci sono le decisioni delle singole aziende che, sempre seguendo le normative regionali, possono però implementare la chiusura dei propri punti vendita sfruttando la motivazione della Festa Nazionale. Esempi: Esselunga resta chiusa ovunque sabato 1° maggio, mentre domenica 2 fa orario normale dalle 9 alle 20; Coop è chiusa per la festa dei lavoratori, ma domenica fa pure 9-20; per Conad ogni punto vendita decide in autonomia; Carrefour apre il primo maggio fino alle 21; anche i punti vendita Iper sono aperti sabato 1; Unes invece ha deciso di non aprire; Pam resta aperto dalle 8 alle 21. Ovviamente, quanto sopra sempre nel rispetto delle normative regionali.

E allora i centri commerciali?

Ovvero: dove si può tenere aperto, allora le singole catene di distribuzione decidono se aprire o meno. I centri commerciali infine, in base a quanto stabilito nell’ultimo decreto firmato dal premier Mario Draghi, continuano ad essere chiusi durante i fine settimana in tutte le regioni, e dunque terranno le serrande abbassate anche nella giornata del primo maggio (tranne alimentari, farmacie e tabacchi).

Per quanto riguarda i negozi, come quelli di abbigliamento, calzature, gioielli e similari la situazione varia in base al colore della Regione: oggi tutta l’Italia si trova in zona gialla ed arancione ed in questa fascia tutti i negozi potranno aprire. Questa dunque al momento la situazione per quanto riguarda la chiusura "stile lockdown" dei supermarket il 1 maggio.

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