Ritorna il Big-Jump di Legambiente: un tuffo (dove l'acqua non è blu) nel Po

E' ormai una tradizione di Legambiente il Big Jump: un tuffo-denuncia organizzato da Legambiente volto alla sensibilizzazione sulla qualità delle acque, al recupero della balneabilità nei grandi corsi d’acqua e alla tutela della salubrità dei fiumi.

Il Big-Jump di Legambiente

Nella giornata di ieri, domenica 12 luglio, alcuni manifestanti hanno aderito all'iniziativa di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta che, nel rispetto delle normative anti-covid, ha deciso di non fermarsi, organizzando una versione piemontese del Big Jump. Organizzati in contemporanea  in Piemonte una serie di appuntamenti: l’evento centrale ha previsto un tuffo nel Po a Torino, dalle banchine del Circolo Canottieri Esperia.

A tutela delle acque

"L'acqua di buona qualità o il clima sono risorse non rinnovabili", recita uno stricione appeso su una delle rive del Po a Torino dai manifestanti. Una decina di loro si è buttata e ha nuotato nel fiume.

Tutti i tuffi piemontesi

Domenica 12 luglio alle ore 15, Legambiente ha organizzato dei Big-Jump in contemporanea in diversi luoghi della regione:

• Fiume Po, Circolo Canottieri Esperia in corso Moncalieri n. 2 (Torino), organizzato da “Molecola”;
• Fiume Po, spiaggia del Bosco del Gerbasso (Carmagnola), organizzato da “Il Platano”;
• Area naturale confluenza Po-Pellice arrivando da Pancalieri, organizzato da “Il Platano”;
• “Tumpi” di San Cristoforo (Villar Pellice, Torino) organizzato da “Val Pellice”;
• Torrente Chiusella, Via Gauna n. 2 (Gauna, Torino), organizzato da “Chiusella vivo”;
• Lame del Sesia (Novara) organizzato da “Il pioppo”;
• Zona parco Ghiaro (Alpignano, nell’ambito delle Ecoscoperte si svolgerà il 10 luglio), organizzato da “CEA Cascina Govean”;
• Fiume Po, lungo Po Gramsci n. 10 (Casale Monferrato) organizzato dal “Verdeblu”

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