Furti in aziende di prodotti alimentari: preso anche il quarto ladro, era ricercato dal 2013
Era riuscito a sottrarsi per circa 8 anni alla cattura dopo aver cambiato, probabilmente in Romania, cognome.
Nella tarda mattinata di sabato 10 Aprile, la Polizia di Stato, dopo serrate ricerche, ha tratto in arresto il quarto uomo destinatario delle ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite poco prima nell’ambito dell’operazione “Ostriche e Champagne” che si era reso irreperibile.
Operazione "Ostriche e Champagne": tre arresti
Nello specifico, nella prima mattinata erano stati raggiunti, e sottoposti ai provvedimenti restrittivi, presso le loro abitazioni di Torino, tre dei quattro componenti di un sodalizio criminale dedito alla commissione di furti aggravati in danno di magazzini di prodotti agro-alimentari dell’intero territorio piemontese.
Preso il quarto uomo
Il quarto uomo era inizialmente riuscito a sottrarsi all’arresto essendo di fatto irreperibile presso la sua abitazione.
Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Vercelli iniziavano, quindi, febbrili ricerche apprendendo immediatamente che il malvivente, da alcuni giorni assente sul territorio nazionale, era probabilmente in procinto di rientrarvi a bordo del suo furgone.
Infatti la sera precedente era partito dalla Romania probabilmente diretto alla sua abitazione di Torino. Gli investigatori decidevano quindi di approntare un servizio alla barriera di Rondissone (TO), sull’autostrada A4.
Effettivamente verso le ore 12,30 gli investigatori sono riusciti ad intercettare il furgone guidato dal cittadino rumeno che veniva prontamente bloccato al casello.
Ricercato dal 2013
Nello specifico si tratta di un quarantadue cittadino romeno residente a Torino e pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, era da tempo ricercato sul territorio nazionale poiché colpito da un ordine di carcerazione emesso dal Giudice di Torino che lo condannava alla pena della reclusione di circa due anni per aver commesso dal 2009 al 2013 molteplici reati contro il patrimonio che vanno dal furto aggravato alla ricettazione.
Lo stesso era riuscito a sottrarsi per circa 8 anni alla cattura in quanto dall’anno 2013, nei giorni immediatamente successivi alla condanna, aveva cambiato, probabilmente in Romania, cognome. Proprio la modifica delle generalità aveva consentito al malvivente di eludere, per un periodo così lungo, i controlli di Polizia e quindi l’esecuzione del provvedimento di cattura.
Tale stratagemma non è però sfuggito agli investigatori della Terza Sezione della Squadra Mobile che, oltre all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, hanno eseguito il provvedimento definitivo di cattura, associando, dopo gli atti di rito, il malvivente alla locale Casa Circondariale.