Campagna vaccinale

“Meno fogli e più fiale”: è l’appello del Presidente Cirio al Governo

A Roma prima l'incontro con la Ministra Gelmini e poi con il generale Figliuolo.

“Meno fogli e più fiale”: è l’appello del Presidente Cirio al Governo
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"Meno fogli e più fiale": è l’appello che il Presidente Alberto Cirio insieme al vicepresidente Fabio Carosso hanno rivolto ieri, martedì 30 marzo 2021, a Roma al generale Figliuolo al termine di una lunga giornata di incontri sulle priorità e le esigenze del Piemonte rispetto al piano vaccinale.

L’incontro

Il  presidente della Regione Alberto Cirio si è recato a Roma per una giornata di incontri sulle priorità e le esigenze del Piemonte rispetto al piano vaccinale. Presente al suo fianco il vicepresidente Fabio Carosso. Dopo l’incontro con il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, nel pomeriggio Cirio si è confrontato anche con il generale Figliuolo e la Struttura Commissariale del Governo per analizzare in modo specifico la situazione piemontese.

Le forniture dei vaccini

Il primo tema trattato è stato quello delle forniture dei vaccini. La Struttura Commissariale ha potuto constatare da parte del Piemonte una capacità quotidiana di somministrazione che ha ormai raggiunto le 20 mila dosi. Un obiettivo target che risente però inevitabilmente della disponibilità dei vaccini e può oscillare, come già successo negli ultimi giorni, a causa della scarsa giacenza di dosi.

L’obiettivo del Piemonte è non solo di garantire la capacità vaccinale attuale, ma di poterla potenziare. Al momento le consegne previste per il mese di aprile non permettono però al Piemonte di superare la soglia delle 20 mila somministrazioni giornaliere.

L’obiettivo della Regione è però quello di arrivare a 30mila per la metà di aprile, per questo il presidente Cirio ha chiesto una fornitura aggiuntiva di 10mila dosi al giorno a partire dal 15 aprile, con la prospettiva di arrivare per il mese di maggio a 40mila somministrazioni quotidiane, che rappresenterebbero l’8% delle 500mila che la struttura commissariale del Governo si è data come obiettivo a livello nazionale.

Ha spiegato Cirio:

«Il generale Figliuolo si è mostrato disponibile ad approfondire questa nostra richiesta. Lo ringrazio perché è stato un incontro caratterizzato da pragmatismo e concretezza, gli elementi necessari a dare una svolta. Apprezziamo la semplificazione che è stata avviata con il nuovo modulo per il consenso informato, ridotto a due pagine, un impegno sul quale è importante insistere. Abbiamo anche illustrato al Generale il lavoro impostato con il sistema sanitario privato che ci consentirà di ampliare i 137 punti vaccinali pubblici con altri 55 centri vaccinali privati, oltre alla sinergia con le farmacie e gli oltre 820 medici di famiglia per la somministrazione dei vaccini presso i loro studi. Dall’8 aprile daremo il via anche alle preadesioni della fascia 60-69 anni. Abbiamo chiesto inoltre di poter vaccinare i nostri maturandi, per consentire un loro ritorno in classe almeno in questo momento così delicato del loro percorso scolastico. Parliamo di 35 mila vaccini che saremmo in grado di somministrare subito e su questa possibilità il generale Figliuolo si confronterà con il presidente Draghi. Il Piemonte sta ben operando ed è una delle grandi regioni con le performance migliori, ma abbiamo bisogno di certezze».

Figliuolo a Torino

Il generale Figliuolo ha dunque sottolineato l’importanza degli approvvigionamenti con cui si concluderà il primo trimestre, pari a circa 2,8 milioni di dosi a livello nazionale, che sono preludio degli 8 milioni di vaccini in arrivo nel mese di aprile per l’Italia.

L’incontro è stato anche l’occasione per programmare una visita in Piemonte del generale Figliuolo subito dopo Pasqua, tra il 12 e il 18 aprile, in particolare per un sopralluogo nei possibili grossi hub vaccinali di Torino: l’Allianz Stadium, il Valentino e il Lingotto.

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