Onore ai Tori Seduti, fuori dalla finale scudetto ma esempio per tutti
I ragazzi dell'allenatore Vaccarino hanno perso ma dimostrano una forza di volontà e un ottimismo davvero esemplari.
Per la serie: "Disabile a chi?" ecco un altro esempio di lotta ai pregiudizi sociali e di lodevole voglia di non arrendersi. Dopo la vicenda, divenuta popolarissima, dei due ragazzi torinesi in carrozzina diventati reporter di viaggio che hanno praticato anche sport estremi, questa compagine di veri uomini ricalca le orme dello stesso argomento. Si parla di hockey su ghiaccio, una delle discipline più "strong" in assoluto nel panorama degli sport maschili, declinato questa volta da chi proprio non si vuole rassegnare ad una condizione di presunto svantaggio.
E allora, onore ai ragazzi dei "Tori seduti" che hanno combattuto fino all'ultimo secondo contro i loro avversari nell'ultima giornata di campionato Para-Ice Hockey. Hanno perso sul campo, ma per tutti hanno comunque segnato la vittoria più importante: quella della vita e della speranza che trionfano su pessimismo e rassegnazione. Un applauso da spellarsi le mani per loro, veri esempi da tener sempre presenti.
Niente finale scudetto
Dopo la sconfitta interna per 2-1 subita contro l'Armata Brancaleone di Varese, è sfumato il sogno di tornare a giocarsi la finale Scudetto con i South Tyrol Eagles. La differenza reti, alla fine, è risultata fatale ai nostri ragazzi, che sabato scorso avevano subito una pesante sconfitta per 9-0 contro gli altoatesini. Qualche occasione sprecata, un po' di stanchezza e cali di concentrazione hanno giocato un brutto scherzo ai padroni di casa, passati in vantaggio nel primo periodo con la rete illusoria del capitano di giornata Paolo Barbero. Comunque soddisfatto l'allenatore Renato Vaccarino:
"A parte le problematiche legate alla pandemia e a qualche infortunio di troppo, l'anno è stato ottimo: ci siamo sempre allenati e abbiamo ottenuto dei buoni risultati. Quando la rosa non è al completo e mancano alcuni giocatori, purtroppo, le cose si fanno molto più difficili. A mancare, oltre a un po' di concentrazione, è stato il fisico, specie nei minuti finali. Ma quanto visto nel primo tempo è quello che dobbiamo riuscire a fare".
L'invito della società sportiva dei Tori Seduti è quello di aumentare il coinvolgimento: aggiungere giocatori a un movimento sportivo che resta molto piccolo, nonostante il discreto ricambio generazionale avvenuto dopo le Paralimpiadi. Il prossimo impegno dei ragazzi torinesi è in programma, sabato 27 marzo 2021 al PalaGhiaccio Tazzoli di Torino, con una serie di amichevoli.