Lite da saloon: immigrati si affrontano a colpi di bottiglie rotte
Uno dei contendenti è finito in ospedale per ferite al collo. Un secondo episodio vede protagonista un italiano accecato dalla gelosia.
Due interventi preventivi dei Carabinieri hanno impedito aggressioni e conseguenze violente potenzialmente molto gravi. Il primo caso vede protagonisti due immigrati che volevano darsele di santa ragione, ma non a mani nude: si erano "armati" con due bottiglie rotte e cercavano di sfregiarsi (o peggio). Il secondo caso invece riguarda un italiano accecato dalla gelosia che voleva pestare a sangue il suo rivale in amore.
Immigrati violenti
Nella serata di ieri i Carabinieri hanno impedito che una violenta lite tra due extracomunitari degenerasse in tragedia. Non si conoscono i motivi di tanto astio, poi sfociato in pericolosa violenza: i due non hanno voluto spiegare perché litigavano. Gli stranieri si sono affrontati a colpi di bottiglie di vetro e solo il pronto intervento di ben tre "gazzelle" dell’Arma ha evitato il peggio, tanto che uno dei due litiganti ha riportato profonde ferite al volto e al collo e ne avrà per 25 giorni. Sarebbe bastato un centimetro più in là e il vetro tagliente gli avrebbe reciso la giugulare, non lasciandogli scampo. I due sono stati denunciati a piede libero all’Autorità giudiziaria e dovranno rispondere del reato di lesioni aggravate.
Pazzo per la gelosia
Il secondo episodio riguarda invece una relazione d'amore: un fidanzato non si fida della sua "lei" e pensa di essere tradito. Va quindi dal presunto rivale (fra l'altro ex-fidanzato della ragazza) per dargli il fatto suo. Tenta quindi di entrare in casa del rivale in amore per aggredirlo, ma viene intercettato e arrestato dai Carabinieri. Il fatto si è verificato nel quartiere Santa Rita dove l’aggressore, un cittadino italiano 35enne, ritenendo che la fidanzata continuasse a vedersi con l’ex-ragazzo, ha deciso di chiarire una volta per tutte la questione che lo assillava. Ha preso ed è andato presso l’abitazione dell’uomo. Giunto sul posto, al culmine della rabbia, ha sfondato il portoncino condominiale e poi ha tentato di abbattere addirittura a spallate la porta d’ingresso dell’appartamento. Già che c'era, gli ha anche divelto il campanello. Nel frattempo sono giunte le pattuglie dell’Arma che lo hanno immobilizzato impedendo fisicamente l’aggressione.