L'incubo dei commercianti di corso Grosseto: prima la pandemia, ora il cantiere che li "mura vivi"
Alla disperazione di chi era già stato messo in difficoltà dalla pandemia si aggiunge anche il nuovo senso di isolamento regalato dalle barriere di cemento.
Residenti e commercianti di corso Grosseto e zone limitrofe si sono ritrovati improvvisamente murati e isolati.
Cosa sta succedendo
Nessuno ha comunicato ai cittadini che ci sarebbe stata un'ennesima modifica alla viabilità, con la chiusura del controviale del corso da via Stradella a va Vische. Eppure, si tratta di un grosso disagio perché la modifica attuata ha di fatto tolto ai negozianti uno dei pochi attraversamenti pedonali (quello tra via Lulli e via Cardinal Massaia) che consentiva ai clienti di passare da una parte all’altra di corso Grosseto.
Così alla disperazione di chi era già stato messo in difficoltà dalla pandemia si aggiunge anche il nuovo senso di isolamento regalato dalle barriere di cemento.
La rabbia sui social
La rabbia è forte e si riversa sui social nei gruppi di quartiere, Paolo Biccari, cittadino attivo della circoscrizione 5 e candidato dei Moderati, giustamente chiede:
I lavori daranno sicuramente un valore aggiunto ai quartieri interessati e di certo non si possono fermare, ma possibile che la società che li esegue non abbia pensato minimamente ai danni che sta creando?
La politica ha pensato a sgravi seri ed importanti per le attività interessate oltre a quelli esistenti?Ancora una volta i cittadini non sono stati mai interpellati, la politica di oggi è sempre più lontana da coloro che gli hanno dato fiducia, inizieremo una raccolta firme per richiedere un interesse reale alla società Scr ed alla politica locale.
E intanto sul gruppo Sei di Madonna di Campagna se... ognuno ha una storia di disagio da raccontare tra chi per portare i figli a scuola da oggi deve allungare la strada e chi davanti al negozio ha visto sparire il passaggio pedonale, alcuni si augurano che sia tutto un incubo che finirà presto, altri tentano un pronostico ("i lavori dovrebbero finire a settembre") sicuramente vale per tutti la sensazione di essere improvvisamente tagliati fuori dal mondo e il timore di essere dimenticati.