Rincorso fra le vie Roma e Principe Amedeo

Ladro avvolge le placche antitaccheggio nella stagnola, ma l'allarme suona lo stesso: preso

Originario della Libia ha piccoli precedenti penali e un ordine di espulsione dall'Italia, ovviamente non rispettato.

Ladro avvolge le placche antitaccheggio nella stagnola, ma l'allarme suona lo stesso: preso
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E' arrivato il più furbo di tutti. Un nordafricano ha tentato di rubare capi di abbigliamento avvolgendo le placche antitaccheggio nella carta stagnola, ma l'allarme all'uscita ha suonato lo stesso. Il ladro è quindi stato fermato dai vigilantes e poi arrestato dalla Polizia.

Lo stratagemma fallito

Le cose belle in vetrina piacciono a tutti, peccato però che bisogna avere i soldi per comprarle. Altrimenti si guarda e si va oltre. Ma questo immigrato di origine libica voleva i vestiti di lusso senza pagarli, forse si sentiva "speciale" rispetto al resto della popolazione... Fatto sta che ha cercato di rubare due capi d'abbigliamento usando  un ingegnoso stratagemma. Forse l'ha copiato da qualche film d'azione: ha rivestito le placche antitaccheggio degli abiti con una spessa carta stagnola, quindi li ha messi nello zainetto ed è uscito tranquillamente. Peccato, però, che l'allarme ha funzionato lo stesso ed il balordo si è visto scoperto dal vigilantes che lo ha inseguito e bloccato. Fino all'arrivo della Polizia.

In camerino per la prova

È stato visto entrare in camerino con quattro capi di abbigliamento da provare ma è uscito solo con due, che ha riposto sugli scaffali. L’addetto alla sicurezza che ha notato la scena, prima di raggiungere il ragazzo che si stava apprestando ad abbandonare il negozio, ha controllato se all’interno dello spogliatoio ci fosse qualcosa. Quando si è reso conto che i capi mancavano, ha provato a raggiungere il giovane ma quest’ultimo nel frattempo aveva lasciato di corsa il locale commerciale (dopo aver fatto attivare le barriere sonore antitaccheggio). Il vigilantes l’ha rincorso tra le vie Roma, Principe Amedeo e Duse dove è stato raggiunto. Il cui valore della refurtiva si aggira sui 170 euro. Il colpevole è un 26enne nordafricano, originario della Libia, con a carico un Ordine di espulsione dall'Italia (ovviamente non rispettato). Ha fornito anche diversi nomi falsi ed ha altri piccoli precedenti penali. E' stato quindi arrestato per furto aggravato e denunciato per false generalità.

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