Soppressi i passaggi a livello sulla linea ferroviaria Torino-Pinerolo
Regione Piemonte, Rfi e Comuni interessati spendono circa 60 milioni di euro, 15 per la prima "tranche".
Linea ferroviaria Torino-Pinerolo: vengono "soppressi" i passaggi a livello. In particolare i primi sette saranno eliminati a Vinovo, Airasca e Piscina. Il progetto prevede la soppressione di tutti e 28 i passaggi a livello su 30 chilometri di ferrovia trova finalmente il primo atto concreto. Al posto dei passaggi a livello ci saranno un sottopasso nel Comune di Vinovo, un cavalcavia sulla provinciale 139 del Comune di Airasca e un altro cavalcavia nel Comune di Piscina.
Basta barriere pericolose
Si tratta di tre importanti opere, che consentiranno di chiudere ben sette barriere ferroviarie ritenute ormai obsolete e pericolose. Una volta realizzate queste opere i passaggi a livello potranno essere infatti eliminati e il traffico delle auto potrà scorrere fluidamente sopra o sotto la ferrovia. Senza il rischio che qualche vettura possa restare... incastrata come accaduto di recente in altre parti del Nord Italia. Il costo degli interventi, del valore complessivo di circa 15 milioni di euro, viene coperto attraverso i Fondi statali, il contributo di Rfi (le ex-Fs per intendersi) e dei Comuni interessati dagli interventi. Accanto a queste prime tre opere è stato deliberato anche l’aggiornamento del progetto definitivo redatto nel 2011 per il raddoppio della tratta Bivio Sangone-Candiolo, in modo da avere un progetto pronto quando si potrà procedere all’operazione di soppressione dei passaggi a livello in quell’area. Saranno comunque soppressi i passaggi a livello sulla Torino-Pinerolo.
60 milioni per tutti i lavori
Così l'assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabnusi:
"Quello della soppressione dei passaggi a livello è un tema che riguarda il traffico e la sicurezza e che seguiamo fin dall’insediamento di questa amministrazione. Il costo complessivo di tutte le soppressioni, stimato in oltre 60 milioni, ha sempre rallentato le scelte. Per cambiare registro, abbiamo perciò deciso di procedere progressivamente a step successivi con un approccio che tenga conto dei criteri di priorità condivisi con i territori. La Regione Piemonte ha perciò realizzato le opportune ricognizioni con i soggetti interessati: Rfi, gestore dell’infrastruttura ferroviaria, Città Metropolitana di Torino e i Comuni che insistono sulla linea, primi referenti per il traffico e la sicurezza locali. Abbiamo promesso di portare avanti questa importante partita e lo stiamo facendo».