Stellantis: primo volantinaggio dei sindacati a Mirafiori
Attualmente nei grandi spazi della fabbrica di Torino lavorano circa 12.000 persone. Si chiede anche l'assunzione dei giovani interinali.
Primo volantinaggio dei sindacati a Mirafiori da quando Fca è stata assorbita da Stellantis. Anche la nuova proprietà deve quindi cominciare a prender confidenza con la "forza d'urto" dei lavoratori e sindacalisti torinesi. I delegati di Fiom-Cgil hanno incontrato il 20 gennaio l'amministratore delegato di Stellantis, Carlo Tavares, ma si è trattato solo di una sorta di "presentazione" senza parlare di contenuti. Adesso le prime richieste, effettuate tramite volantinaggio agli operai alla Porta2 dello stabilimento torinese.
Un "disastro industriale"
Non è molto roseo il quadro che ne esce, dipinto come un disastro industriale:
"Torino ha iniziato il declino negli anni Duemila - scrivono i sindacalisti - e nel decennio 2010-2020 è stato un disastro industriale. Crollo dei volumi produttivi e dei posti di lavoro con ben dieci anni consecutivi di cassa integrazione effettuati. Per tornare davvero alla piena occupazione si deve invertire questa rotta, serve un piano poderoso di rilancio. Stellantis deve prevedere maggiori investimenti in Italia e a Torino in particolar modo. Nuovi modelli di auto e nuovi prodotti per la mobilità del futuro. In particolare nei reparti Carrozzeria si deve cominciare con il pieno utilizzo delle linee esistenti".
Fra Maserati e Fiat 500
Attualmente nei grandi spazi di Mirafiori lavorano circa 12.000 persone, non certo una bazzecola. Ma neanche i 40mila di vent'anni fa però... Continui tagli dovuti alla modernizzazione (robot, computer) e il trasferimento di alcune linee altrove hanno causato il forte ridimensionamento di questo grande polo industriale. Attualmente a Mirafiori vengono costruite e assemblate solo due auto: la Maserati (Levante) e la Fiat 500 (elettrica). La Fiom rileva anche che la linea super-lusso rappresentata da Maserati non permette di costruire più di un tot. Di auto molto costose come il grande Suv della Maserati ne vengono fatte circa 5.000 l'anno. Mentre le utilitarie garantirebbero una necessità di lavoro superiore, aumentando il volume di produzione con conseguente bisogno di lavoratori.
200.000 auto in meno
Per di più, Stellantis dovrà fare i conti con il crollo verticale dei numeri. Così Ugo Bolognesi, Fiom:
"Fra il 2016 e il 2018 a Torino si costruivano, fatte e finite da consegnare al concessionario, circa 230.000 macchine all'anno. Negli ultimi dodici mesi pre-Covid ne abbiamo prodotte poco più di ventimila! Bisogna intervenire e Stellantis lo deve fare presto. Servono altri modelli di Maserati, urge implementare con le 500 ibride, concepire un altro modello che si possa realizzare sulla stessa piattaforma: così costerebbe meno e sarebbe più accessibile ai consumatori".
Insomma il sogno di centrare un "bingo" come con la Panda e con la Uno, che costando poco hanno letteralmente invaso le strade d'Italia, è certo più concreto rispetto alla diffusione su larga scala di auto super-lusso.
I consigli e le richieste
I sindacati consigliano quindi che per la Linea Maserati siano aggiunti altri modelli da realizzare a Mirafiori, mentre vorrebbero un modello ibrido da realizzare sulle stesse piattaforme tecniche per la 500 così da abbassarne il prezzo sul mercato. Ma ci sono anche le richieste alla nuova proprietà:
"Il primo investimento da fare è quello sulle persone - scrive la Fiom -. Oggi l’età media dei lavoratori è molto alta (53 anni). Va realizzato un ricambio generazionale. Devono essere subito assunti e confermati i ragazzi entrati con le agenzie interinali in questi mesi. Chiediamo che il Piano Industriale per gli anni 2022-2025 tenga presente le nostre istanze".
Questo dunque il contenuto del messaggio dei sindacati di Mirafiori al primo volantinaggio con il Gruppo Stellantis.