Covid: 44 milioni di euro alle RSA piemontesi
Soddisfatta l'assessore competente Chiara Caucino; prevista anche l'esenzione Irap e il sostegno ai fornitori.
44 milioni di euro per le Rsa piemontesi in questo periodo di Covid. E' la tranche di finanziamento che la Regione ha stabilito per far fronte alle gravissime difficoltà in cui si sono ritrovate le residenze sanitarie assistite per anziani durante la maledetta pandemia da Covid.
I ristori per "Rsa e sociale"
Via libera definitivo dunque dal Consiglio regionale ai cosiddetti "ristori" da 44 milioni di euro per Rsa e settore sociale con particolar riferimento alla fascia degli anziani. Una sorta di premio agli sforzi di chi ha sofferto di più. Soddisfatta l'assessore competente Chiara Caucino (nella foto). Così l’esponente della Giunta Cirio:
"Sono stati premiati gli sforzi di mesi di lavoro a fianco dei più fragili. E si tratta dell’ennesima dimostrazione che questa giunta non ha mai lasciato e non lascerà indietro nessuno. Si tratta di un contributo fondamentale, frutto di un grande sforzo per la Regione, che offre però un importantissima boccata d’ossigeno per le strutture e per i fornitori di servizi per persone fragili del Piemonte".
30 milioni alle convenzionate
Complessivamente, quindi, sono stati stanziati 44,5 milioni di euro destinati a ristori per il sociale. In particolare 30 andranno alle Rsa in convenzione con il Sistema sanitario regionale, nonché per tutti i presìdi in convenzione (disabili, psichiatrici, tossicodipendenti e minori). Si prevede anche un sostegno economico per i presìdi socio assistenziali autorizzati al funzionamento e non accreditati (poco più di 10 milioni), l’esenzione triennale Irap per le aziende pubbliche di servizi alla persona (tre milioni a far data dal 1 gennaio di quest’anno) e da ultimo il sostegno ai fornitori accreditati di servizi domiciliari sociali e sanitarie, che riceveranno un milione e mezzo. Ancora la Caucino:
"Ringrazio tutti i colleghi che hanno sostenuto e votato questa legge, sulla quale ho lavorato per lungo tempo e che per me era imprescindibile - spiega l'assessore, non nascondendo la sua soddisfazione - Raccogliamo oggi i risultati di mesi di lavoro, nei quali mi sono battuta proprio affinché le strutture più coinvolte dalla pandemia ricevessero un sostegno concreto e tangibile. Loro hanno saputo soffrire e resistere, dando un esempio di forza e passione per il proprio lavoro, che è quello di aiutare i più deboli".
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