Il consigliere di opposizione del M5S di Torino, Andrea Russi, ha scritto una lettera (pubblicata anche sui social e giornali locali), in occasione delle festività natalizie, indirizzata al sindaco del capoluogo piemontese, Stefano Lo Russo (PD).
Il testo della lettera:
“Caro Sindaco,
la fine dell’anno è il momento dei bilanci. Dopo quattro anni di mandato, anche una città dovrebbe poter riconoscere con chiarezza la direzione impressa dal suo Sindaco.
Nel racconto che Lei propone, Torino appare attrattiva, dinamica, proiettata nel futuro. È la narrazione del suo one man show alle OGR, di una città che funziona. Nella vita quotidiana dei torinesi, però, la realtà è diversa. Tra ciò che Lei racconta e ciò che la città vive ogni giorno si è aperta una distanza evidente.
Dopo quattro anni, la domanda politica è semplice: che direzione ha preso Torino sotto la sua guida? Una direzione che oggi resta difficile da individuare.
Sul lavoro, Torino continua a perdere peso industriale e capacità di incidere sulle scelte che la riguardano. Stellantis è il simbolo di una città che subisce decisioni prese altrove, con ricadute su Mirafiori e sull’indotto. L’uscita di pezzi strategici del gruppo Exor, l’incertezza su Iveco, la messa sul mercato de La Stampa raccontano una città che perde presìdi industriali e informativi, mentre da Palazzo Civico non emerge una strategia. L’impressione è quella di un Sindaco spettatore.
Anche sul Piano Regolatore il racconto si scontra con la realtà. Parlate di una Torino in crescita di duecentomila abitanti, ma senza una visione credibile su lavoro, filiere produttive e sviluppo economico. Scelte come l’ospedale nel parco della Pellerina, con consumo di suolo permeabile, rafforzano l’idea di uno sviluppo poco coerente con le esigenze del territorio e con la resilienza climatica.
L’innovazione, che dovrebbe essere la leva del futuro, resta marginale. Il Centro italiano per l’intelligenza artificiale, intorno al quale si potrebbe costruire il futuro della città, sembra scomparso dai radar.
Intanto, la vita quotidiana peggiora: trasporto pubblico inefficiente, metro che si ferma, scale mobili bloccate, bus sovraffollati. La Linea 1 avanza lentamente, la Linea 2 è stata ridimensionata. Muoversi in città è diventato più difficile.
Nei quartieri più fragili il disagio sociale cresce, la risposta pubblica è debole e le politiche per la casa, di fatto, non esistono. A tutto questo si aggiungono aumenti fiscali continui e, ora, l’aumento della tassa di soggiorno. Dopo Eurovision e le ATP Finals, sul turismo e sugli eventi resta il vuoto.
C’è poi Askatasuna: uno dei fallimenti politici più gravi del suo mandato, insieme al selfie con Tavares. Una scelta assunta direttamente da Lei e gestita senza governo, continuità e controllo. Le conseguenze sociali saranno pesanti per tutta la città.
Su tutto pesa una sensazione diffusa di assenza: dal Consiglio comunale, dai quartieri, dal confronto pubblico sui nodi più difficili. Dopo quattro anni, l’immagine che emerge è quella di un Sindaco impalpabile.
Torino oggi chiede una guida presente, capace di stare nella realtà, affrontarne le contraddizioni e indicare una direzione chiara. Oggi, questa guida, Torino fatica a riconoscerla nella sua figura. Che queste feste possano portare a Lei e alla nostra città il cambiamento di cui molti sentono ormai il bisogno. #m5s #torino #carosindacotiscrivo”.