A Torino resta alta l’attenzione sulla sicurezza nei quartieri più a rischio della città. Otto aree considerate particolarmente problematiche, specie nella zona nord, continueranno a essere sottoposte alla misura delle “zone rosse” almeno fino al 31 gennaio 2026.
Zone rosse prorogate fino a gennaio
La proroga, firmata dal prefetto Donato Cafagna, arriva dopo le numerose segnalazioni di cittadini, associazioni e amministratori locali che da tempo denunciano episodi di criminalità. Le zone interessate dal provvedimento riguardano i punti più critici di Torino: San Salvario – nel tratto tra corso Vittorio e corso Marconi – largo Giulio Cesare, via Matteo Pescatore, l’area compresa tra ponte Carpanini e ponte Mosca nel quartiere Aurora. E ancora: la zona di Santa Giulia, corso Principe Oddone, piazza Bengasi con i giardini Maiocco e l’area intorno all’ospedale San Giovanni Bosco. In queste aree la polizia potrà allontanare per 48 ore chi si rende protagonista di comportamenti minacciosi, molesti o aggressivi. Il provvedimento riguarda in particolare persone già note per reati contro il patrimonio, contro la persona o per attività legate allo spaccio. La decisione nasce dopo la riunione dell’ultimo Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto e al quale hanno partecipato questore, carabinieri, guardia di finanza, l’assessore alla Sicurezza Marco Porcedda e i responsabili dell’Asl per le dipendenze.
La decisione presa dal prefetto
Accanto al rafforzamento del presidio delle forze dell’ordine è stato deciso di aumentare gli interventi di supporto ai consumatori di sostanze più vulnerabili, con l’obiettivo di contrastare il mercato dello spaccio di droga. Le zone a vigilanza speciale erano state introdotte a gennaio e inizialmente riguardavano quattro aree, raddoppiate nel corso dell’anno. In circa nove mesi nelle otto zone rosse sono state allontanate 429 persone, quasi 50 al mese. Tra queste, 160 avevano precedenti per droga, 77 per reati contro la persona e 91 per furti o danneggiamenti. Oltre 36 mila i controlli effettuati. Intanto proseguono le operazioni ordinarie sul territorio da parte di polizia e carabinieri. Oltre all’emergenza pusher si sta aggravando anche il problema delle “spaccate”ai danni di esercizi commerciali. Grazie all’impegno delle forze dell’ordine negli ultimi tre mesi sono stati arrestati 23 responsabili di furti ai danni dei negozi. Si valuta ora un piano per potenziare gli impianti di videosorveglianza.