La Polizia di Frontiera si è resa protagonista di un intervento che ha permesso di mettere in sicurezza un minore in situazione di vulnerabilità, impedendone l’espatrio in violazione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria Italiana.
Non poteva espatriare, ora è in un ambiente sicuro
L’intervento è avvenuto nell’ambito di un controllo di frontiera al traforo autostradale del Frejus, dove i poliziotti hanno perquisito un autobus di linea internazionale in uscita dal territorio nazionale. A bordo è stato identificato un nucleo familiare, tra cui un minore per il quale risultavano in atto provvedimenti di divieto di espatrio e collocamento protetto, emessi dal Tribunale per i Minorenni di Venezia.
Grazie alla prontezza e alla professionalità degli operatori, è stato possibile attivare tempestivamente una rete di contatti con le Autorità Giudiziarie e i servizi sociali competenti, garantendo l’esecuzione delle misure di tutela previste e il collocamento del minore in un ambiente sicuro.
L’operazione, condotta con rigore investigativo e grande sensibilità, ha richiesto un’attenta ricostruzione delle dinamiche familiari, la verifica delle segnalazioni in banca dati e il coordinamento con più enti istituzionali.
Un episodio che evidenzia l’importanza del presidio delle frontiere per un’efficace tutela dei diritti fondamentali, in particolare dei minori, confermando il ruolo strategico della Polizia di Frontiera nel contrasto alla criminalità e nella protezione delle persone più fragili.