PIEMONTE

In corso dall’alba di oggi un’operazione di polizia al centro sociale Askatasuna di Torino

L'operazione sarebbe collegata all'inchiesta sugli assalti alle Ogr, a Leonardo e alla sede del quotidiano La Stampa, avvenuti durante manifestazioni pro Palestina nei mesi scorsi.

In corso dall’alba di oggi un’operazione di polizia al centro sociale Askatasuna di Torino

In corso dall’alba di oggi un’operazione di polizia al centro sociale Askatasuna di Torino, in corso Regina Margherita 47.

La Digos della questura torinese e i reparti mobili stanno effettuando perquisizioni all’interno dello stabile, occupato dal 1996.

Perquisizioni sono in corso anche in abitazioni di militanti riconducibili al centro sociale e a collettivi studenteschi. L’edificio è interessato da circa un anno da un progetto sui beni comuni.

L’operazione

L’operazione sarebbe collegata all’inchiesta sugli assalti alle Ogr, a Leonardo e alla sede del quotidiano La Stampa, avvenuti durante manifestazioni pro Palestina nei mesi scorsi.

Dichiarazione del sindaco di Torino Stefano Lo Russo:

“L’Autorità di Pubblica Sicurezza sta svolgendo questa mattina attività presso l’immobile di corso Regina Margherita 47.
In questo contesto la Prefettura di Torino ha comunicato alla Città l’accertamento della violazione delle prescrizioni relative all’interdizione all’accesso ai locali di corso Regina Margherita 47.
Tale situazione configura un mancato rispetto delle condizioni del patto di collaborazione che pertanto è cessato, come comunicato ai proponenti”.

Fratelli d’Italia:

“Plaudo con convinzione all’operazione delle forze dell’ordine, segnale chiaro e necessario di ripristino della legalità. Da tempo denunciamo come dietro le violenze che mettono ciclicamente Torino a ferro e fuoco vi sia una regia unica, organizzata e riconoscibile. Non si tratta di episodi isolati né di disagio sociale, ma di un sistema che alimenta lo scontro e l’illegalità. Askatasuna è l’apice di questo sistema e continuare a tollerarlo significa esserne complici”. Ad affermarlo Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia.

“Il patto tra Askatasuna e Comune di Torino era carta straccia sin dal principio, lo abbiamo detto e ripetuto più volte – continua la Ambrogio – ma il Sindaco se ne accorge solo oggi. Meglio tardi che mai, anche se ciò certifica quanto sia lontano dalla realtà e ostaggio della propria ideologia. Non può esserci dialogo con chi pratica o giustifica la violenza. Torino merita sicurezza, rispetto delle regole e Istituzioni dalla parte dei cittadini onesti, non degli estremisti. E’ necessario estirpare odio e violenza e grazie al Ministro Piantedosi è stato compiuto un passo importante in questa direzione”.

«È una giornata storica, che segna una pietra miliare per la legalità a Torino e in Piemonte. La fine del presunto ‘patto di collaborazione’ con Askatasuna dimostra che abbiamo sempre avuto ragione: non si scende a patti con i delinquenti. Lo Stato non arretra di un millimetro, non concede tregua a chi predica violenza e soprattutto lo Stato impone la legalità, tutelando la sicurezza dei cittadini. Ringrazio le forze dell’ordine per la brillante operazione che ha scoperchiato il vaso di Pandora: l’occupazione abusiva non si è mai interrotta. L’auspicio è che questo bene pubblico torni presto alla collettività.
Per troppo tempo centri sociali e aree di illegalità sono stati tollerati in nome di una falsa idea di libertà, trasformandosi in luoghi di impunità, violenza e odio verso le istituzioni. Oggi lo Stato riafferma un principio semplice e non negoziabile: nessuno è al di sopra della legge.
Chi occupa abusivamente, attacca le forze dell’ordine o pensa di imporre la propria ideologia con la violenza non rappresenta il dissenso, ma la criminalità. E la criminalità si combatte, non si giustifica.
Questa operazione è un messaggio chiaro: Torino e il Piemonte stanno dalla parte della legalità, delle divise, dei cittadini onesti. È finita l’era dei “santuari dell’illegalità”. Con questo Governo lo Stato è tornato e non farà passi indietro».

Lo ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte, in merito al blitz delle forze dell’ordine nei locali occupati abusivamente da Askatasuna a Torino.

Andrea Russi (M5S):

“Che l’immobile fosse occupato lo sapevano anche i piccioni di corso Regina e quindi presumo anche il sindaco, oggi obbligato a una clamorosa giravolta. Su Askatasuna Lo Russo ha sbagliato tutto. Ha gestito questa vicenda in modo politicamente fallimentare e le conseguenze della gestione successiva ricadono interamente su di lui. Per questo chieda scusa ai torinesi e si dimetta. Questa vicenda chiude però anche un’altra stagione. In questi anni la destra ha costruito tutta la propria iniziativa politica parlando solo di Askatasuna. Se era davvero una priorità, resta una domanda evidente: perché aspettare tre anni? Ora finalmente si potrà tornare a parlare dei problemi reali di Torino, quelli che attraversano tutta la città e i quartieri dove le priorità sono altre: lavoro, sociale, ambiente, povertà, degrado, temi totalmente assenti dalla loro azione politica”.