All’esito delle indagini condotte dalla Polizia e coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino, diretta da Giovanni Bombardieri, è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale torinese, a carico di un 23enne indagato per minacce aggravate dall’uso delle armi, e per la detenzione e l’aver portato in pubblico armi comuni da sparo, utilizzate per commettere il reato.
I fatti
L’attività investigativa riguarda un episodio accaduto nel settembre 2024 a Torino, in via Paisiello: intorno alle 22, un uomo a bordo di una motocicletta aveva esploso sei colpi di arma da fuoco contro la vetrina di un barber shop, gestito da padre e figlio di origini calabresi.
Le indagini
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile torinese hanno permesso di raccogliere gravi elementi di responsabilità nei confronti del presunto responsabile dell’atto intimidatorio e di risalire ad una dinamica di litigi di natura personale avvenuti nell’estate del 2024 in Calabria tra una ragazza appartenente alla famiglia dei titolari del barber shop e il giovane torinese, raccogliendo elementi di responsabilità a carico di quest’ultimo.