La Polizia di Stato di Torino, in seguito alle indagini della DIGOS coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha dato esecuzione a un provvedimento che aggrava la misura cautelare in atto nei confronti di un attivista locale già noto per la partecipazione a manifestazioni sfociate in reati. (Fonte foto di copertina: Facebook)
Il Giudice per le Indagini Preliminari di Torino ha accolto la richiesta della Procura e ha aggiunto nuove restrizioni alla misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Torino (già applicata per una serie di episodi criminali avvenuti tra il 2023 e il 2024, in particolare durante eventi pro-Palestina e contro il Governo, oltre al G7 Clima).
Le nuove disposizioni prevedono l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria e il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione nelle ore serali e notturne.
Le denunce per aggressione
L’inasprimento delle misure è scattato in seguito a recenti denunce per aggressione. L’indagato è accusato di aver attaccato alcuni militanti del partito Fratelli d’Italia presso un gazebo politico allestito l’8 novembre nel quartiere Mirafiori e alcuni giovani del gruppo “Gioventù Nazionale Torino – sez. D’Annunzio”, durante un volantinaggio avvenuto lo scorso 27 ottobre davanti al Liceo Einstein.
Inoltre, la posizione dell’uomo è al vaglio degli inquirenti anche in relazione all’assalto alla sede della redazione del quotidiano La Stampa, avvenuto lo scorso 28 novembre.