Memoria, coscienza, apprendimento, creatività, risoluzione dei problemi e, non ultima, cooperazione. Non esiste ancora una definizione condivisa di ‘intelligenza’, una teoria scientifica che includa, armonizzandole, tutte le connessioni. Forse perché – come suggerisce il prof. Giorgio Vallortigara dell’Università di Trento – l’intelligenza non è un’entità monolitica ma un arcipelago di tutte queste abilità cognitive distinte.
Una mostra multimediale
Neuroscienze, psicologia cognitiva, biologia evoluzionistica, antropologia: abbiamo conoscenze che illuminano parti del quadro, ma l’immagine completa resta un mistero. Intelligenzæ è una mostra multimediale interattiva che invita a esplorare questo enigma: un viaggio affascinante tra esperimenti, installazioni e giochi, attraverso ciò che sappiamo e quello che ci è ancora oscuro, tra connessioni inattese e prospettive sorprendenti.
Nata da un’idea di Taxi1729 e promossa dalla Scuola di Studi Superiori Ferdinando Rossi dell’Università di Torino nell’ambito del progetto Educating Future Citizens – la rete che, grazie al finanziamento PNRR Italia Domani, unisce le scuole superiori universitarie italiane – Intelligenzæ apre al pubblico dal 4 dicembre al 4 gennaio 2026 a Torino nella sede dell’Archivio di Stato, in Piazzetta Mollino 1 (ingresso gratuito solo su prenotazione per le scuole al mattino da lunedì a venerdì; libero per i privati da venerdì a domenica).
Dai primi test per misurare l’intelligenza umana fino a quelli per ‘smascherare’ l’AI, dal nostro cervello alla coscienza, dall’apprendimento degli scimpanzé alla cooperazione delle formiche, dalle forme di vita senza cervello dei funghi e delle piante fino al machine learning. La mostra – che è quasi sold out per le visite guidate del mattino con la prenotazione di oltre 1000 studenti delle scuole secondarie – ripercorre la storia evolutiva della vita sul pianeta Terra, cercando di capire come e quando siano emerse nei viventi competenze e abilità che potremmo chiamare “intelligenti”, per poi arrivare alle intelligenze artificiali.
I pezzi per comporre il puzzle (o le isole dell’arcipelago) ci sono: la mostra è un invito a percorrerli e scoprirli, ponendosi domande nuove, diverse, forse migliori. Ma non promette risposte: l’intelligenza resta un mistero affascinante, pieno di piste promettenti, ma ancora aperto come un caso irrisolto. Non è proprio questo che rende il viaggio della conoscenza così interessante?
Cinque talk per scoprire le intelligenze
Neuroscienziati, psicologi, entomologi, biologi, informatici, filosofi e divulgatori scientifici: sono i protagonisti dei talk di approfondimento che accompagnano la mostra. Una carrellata di cinque appuntamenti preserali (sala conferenze dell’Archivio di Stato, alle 18:00 con ingresso gratuito) per svelare i segreti delle molte intelligenze presenti in mostra: Artificiale ma non troppo: la mente umana incontra gli algoritmi (giovedì 11/12); Il cervello che decide (venerdì 12/12); Intelligenze senza cervello? (mercoledì 17/12) e in chiusura L’intelligenza fra razionalità ed emozioni (giovedì 18/12). Si parte venerdì 5 dicembre con Geniali per natura: il lato divertente dell’intelligenza animale: un irresistibile dialogo tra Luciana Littizzetto e l’entomologo, scrittore e divulgatore scientifico Gianumberto Accinelli.
Programma completo su intelligenzae.it
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili, prenotazione consigliata.
Da Tokio a Torino: nuovi percorsi tra i quartieri
Tra le intelligenze senza cervello (o presunte tali), la mostra propone un esemplare di Physarum polycephalum, un organismo protista – né animale, né vegetale, né fungo – in grado di “progettare” un’ideale rete di connessioni e trasporti tra i quartieri di Torino.
L’esperimento – realizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e Urban Lab Torino – riprende in modo originale lo studio che nel 2010 ha dimostrato la capacità di questo organismo unicellulare di replicare con un buon margine di approssimazione la rete della metropolitana di Tokyo. Dopo la notevole risonanza sui media di tutto il mondo, l’esperimento del 2010 è stato replicato nel 2022 con la città di Toronto: oggi approda nel capoluogo piemontese, dove aiuterà a rispondere all’esigenza espressa dai cittadini di poter frequentare con facilità il proprio quartiere e quelli limitrofi.
A questi organismi verrà dato del cibo in prossimità delle centralità dei quartieri, le zone che i torinesi hanno identificato come le più vissute durante la campagna di ascolto “Voci di Quartiere”, realizzata da Urban Lab per la Città di Torino nell’ambito dello sviluppo del nuovo Piano Regolatore. I protisti creeranno una rete di connessioni tra le piazze e le strade che animano e strutturano i quartieri della città. Metterli al lavoro diventa quindi un modo per esplorare come i luoghi di vita quotidiana possono collegarsi tra loro, per esempio grazie al trasporto pubblico, alle piste ciclabili o fornendo altre soluzioni di mobilità.
La presentazione
Il 2 dicembre sono intervenuti alla presentazione e preview della mostra il Prorettore dell’Università di Torino Gianluca Cuniberti, Vincenzo Crupi, Presidente SSST Scuola di Studi Superiori Ferdinando Rossi dell’Università di Torino, l’Assessora alla Transizione ecologica e digitale della Città di Torino Chiara Foglietta, il Presidente di Urban Lab Torino Piero Boccardo, il Coordinatore della Rete EFC Educating Future Citizens Andrea Tiengo (IUSS Pavia), i curatori della mostra Diego Rizzuto (socio fondatore di Taxi1729) e Vincenzo Guarnieri (biochimico, divulgatore scientifico); Fabio Paglieri, CNR-ISTC – membro del Comitato scientifico della mostra.
Le dichiarazioni
“Una forte suggestione, un percorso scientifico, una riflessione culturale, sfide della contemporaneità fra quanto definiamo naturale o artificiale. Difficile dire che cosa prevalga nel viaggio che Intelligenzæ propone. Di certo – ha sottolineato il Prorettore dell’Università di Torino Gianluca Cuniberti – capire, conoscere, misurare l’intelligenza è anzitutto esercizio dell’intelligenza stessa in una circolarità fra mostra e visitatori che già da sé rende unica questo evento e quindi imperdibile. Ringrazio, a nome di tutto l’Ateneo, Taxi1729, che ha ideato l’iniziativa, la rete Educating Future Citizens, che anche in questa attività dimostra opportunità e potenzialità di sviluppo delle Scuole superiori universitarie, la nostra Scuola Ferdinando Rossi che ha voluto la realizzazione della mostra facendo parte integrante di attività formative che si aprono all’intera comunità universitaria, a tutte e tutti che vorremmo accogliere qui visitatrice e visitatori di Intelligenzæ”.
“L’intelligenza è un tema di ricerca interdisciplinare che in questi anni ha visto sviluppi sensazionali fra biologia, neuroscienze, informatica, e anche oltre. Farne apprezzare il fascino e le implicazioni a giovani e adulti interessati ci aiuta a illustrare il valore delle conoscenze, l’interdisciplinarietà e il dialogo fra i saperi: è ciò a cui si ispira l’attività della Scuola di Studi Superiori Ferdinando Rossi, che – come ha ricordato il Presidente SSST prof. Vincenzo Crupi – promuove il merito negli studi in un confronto aperto con tutta la comunità universitaria e la cittadinanza”.
“Intelligenzæ è un esempio concreto di come cultura, scienza e innovazione possano dialogare per avvicinare tutte e tutti – soprattutto i più giovani – ai grandi temi della trasformazione digitale e della conoscenza. Come Città di Torino – ha commentato l’Assessora alla Transizione ecologica e digitale Chiara Foglietta – siamo orgogliosi di ospitare una mostra che racconta le molte forme dell’intelligenza, naturale e artificiale, stimolando curiosità e spirito critico. In un momento storico in cui il digitale permea ogni aspetto della nostra vita, iniziative come questa ci aiutano a comprenderne meglio le potenzialità e le responsabilità, accompagnando la cittadinanza in un percorso di consapevolezza e partecipazione”.
Info e prenotazioni: intelligenzae.it