Consiglio regionale del Piemonte: tra le varie crisi aziendali affrontate nel corso del question time si è anche parlato dei casi di Italdesign e Iveco. In particolare, l’interrogazione di Laura Pompeo (Pd) ha chiesto “quali azioni concrete di politica attiva del lavoro la Regione intenda attuare per salvaguardare i posti di lavoro e le competenze dei dipendenti Italdesign garantendo, in tal modo, la continuità produttiva dell’azienda in Piemonte. La fase di stallo aziendale – ha aggiunto Pompeo – ha già spinto circa 40 ingegneri a lasciare l’azienda”.
L’assessore Gianluca Vignale, leggendo una nota della collega Elena Chiorino, ha detto che “la situazione di Italdesign è seguita con la massima attenzione, perché difendere lavoro e competenze in Piemonte è da sempre una nostra priorità. Abbiamo già pronte azioni mirate di politica attiva del lavoro e strumenti di accompagnamento per tutelare i posti di lavoro e il grande patrimonio professionale dei dipendenti. La Regione continuerà a vigilare e ad agire per salvaguardare l’occupazione e futuro industriale del Piemonte”.
In merito alla “vendita di Iveco a Tata Motors: la Regione Piemonte come intende tutelare manifattura e occupazione”, Alice Ravinale (Avs) ha interrogato l’Esecutivo per sapere “se la Regione, al tavolo ministeriale che si auspica sia effettivamente già stato convocato per il mese di dicembre, intenda insistere per l’attivazione del golden power affinché lo Stato entri nella compagine societaria di Iveco (settore veicoli commerciali) al fine di evitare l’ennesimo dapauperamento della manifattura italiana”.
“La vendita del settore veicoli commerciali di Iveco a Tata Motors riguarda un presidio strategico per il Piemonte – ha affermato Vignale in base alla nota di Chiorino – che impegna migliaia di lavoratori altamente qualificati e svolge un ruolo centrale nella ricerca e sviluppo del settore automotive (motori e propulsione). La Regione ha già avviato il monitoraggio della situazione aprendo un tavolo regionale permanente, a partire dall’incontro del 28 ottobre, con tutte le rappresentanze sindacali. Registriamo positivamente le dichiarazioni del ministro Adolfo Urso, secondo cui le attività di Tata e Iveco sono complementari e il gruppo indiano intende mantenere la sede principale a Torino con la piena operatività degli stabilimenti italiani. Continueremo a vigilare affinché l’operazione si sviluppi nel rispetto dell’interesse nazionale e territoriale salvaguardando produzione, investimenti ed occupazione”.
Il question time
Nel corso del question time è stata data risposta anche alle interrogazioni: 756 “Stato dell’iter per la riapertura della Casa di riposo di Gavi (Rsa di via Ospedale – Comune di Gavi)” di Pasquale Coluccio (M5s); 757 “Riclassificazione dei comuni montani a seguito della Legge 12 settembre 2025, n. 131. Impatti sul territorio piemontese” di Mauro Calderoni (Pd); 759 “Cessione Telecontact center S.p.A. e garanzia dei livelli occupazionali sul territorio regionale” di Gianna Pentenero (Pd); 760 “Cessione di Telecontact Center da parte di TIM: servono tutele dei livelli occupazionali nella sede di Ivrea” di Alberto Unia (M5s); 762 “La Giunta come intende destinare le risorse introdotte dall’assestamento di bilancio 2025 per il supporto alle persone affette da disturbi del comportamento alimentare?” di Vittoria Nallo (Sue); 763 “Crisi della Italiana Costruzioni Infrastrutture Spa (ICI) e rischi per il prolungamento Ovest della linea 1 della metropolitana di Torino” di Sarah Disabato; 764 “Interventi per contrastare la precarietà nel sistema della ricerca piemontese” di Giulia Marro (Avs); 765 “Tutela delle lavoratrici e dei lavoratori in somministrazione presso Azimut-Benetti di Avigliana” di Valentina Cera (Avs).