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Cucciolo muore dopo l'acquisto: l'ennesima vittima del "racket dei cani"

Come si è arrivati a questa situazione?

Cucciolo muore dopo l'acquisto: l'ennesima vittima del "racket dei cani"
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Cucciolo muore una settimana dopo l'acquisto. Una storia struggente quella che arriva da Torino, dove è stato pubblicato un post per raccontare la triste storia di un cucciolo di Shiba deceduto una settimana dopo a seguito di una grave e pregressa malattia. Una storia che sta circolando sul web e che fa molto discutere: ora vi spieghiamo perché.

(In copertina Hayato, il cucciolo deceduto a una settimana dall'acquisto)

Hayato muore una settimana dopo l'acquisto

A raccontare su Facebook questa triste vicenda è Laura O., proprietaria del cane e residente a Torino, ancora incredula per quanto successo:

"Prima di riuscire a scrivere questo post, mi son dovuta prendere qualche giorno di tempo per elaborare il grande dolore vissuto. Purtroppo io e la mia famiglia siamo state vittime di una truffa organizzata da esseri (perché definirle persone non si può) senza cuore che usano i cuccioli solo come oggetti per i loro sporchi traffici. Hayato il cucciolo meraviglioso che vedete in questa foto è arrivato nella nostra famiglia il 18/12/2020 e ha portato da subito una gioia immensa a me e a mio figlio. Peccato che i bastardi che mi hanno venduto Hayato, dicendo che era un cucciolo nato in casa dalla cucciolata fatta dei loro cani, invece era un povero cucciolo arrivato tramite i viaggi orribili dal l'est fino in Italia a cui li sottopongono. Hayato purtroppo lunedì 21/12/2020 ha iniziato a star male, io sono corsa immediatamente dal mio veterinario di fiducia dove abbiamo iniziato subito a curarlo, ho fatto ricoverare Hayato in clinica per darle le cure migliori, ho smosso tantissime persone che si sono unite a noi per aiutare Hayato in tutti i modi possibili. Ma purtroppo Hayato aveva la Parvovirosi un virus molto aggressivo che nei cuccioli lascia poche possibilità di guarigione e infatti purtroppo Hayato la sera del 25/12/2020 ci ha lasciato. Questa cosa ha distrutto sia me che mio figlio.
Un dolore fortissimo unito alla rabbia nei confronti di questi esseri schifosi che smerciano in questo modo i cuccioli.

Sto scrivendo questo post per denunciare quanto è accaduto a noi perché purtroppo so che magari tante altre famiglie stanno vivendo o hanno vissuto lo stesso dolore.
Io ho già fatto regolare denuncia presso i carabinieri e spero con tutto il cuore che riescano a beccarli, perché devono pagare per il Dolore che provocano.

L'ennesimo inganno in cui a rimetterci sono i cani

La proprietaria si dichiara incredula, addolorata, arrabbiata per quanto avvenuto e per non avere più con sé il cucciolo: un sentimento legittimo vista la drammatica situazione vissuta. Ma il dubbio, sorto spontaneo a chi scrive e a molti utenti dei social, è: come si è arrivati a questa situazione?

Un cane di razza al momento dell'acquisto deve necessariamente essere munito di pedigree: il documenti ufficiale che attesta la buona genealogia del cane escludendo le principali patologie di razza. Quando viene venduto, il cucciolo di razza è munito di libretto sanitario e delle necessarie vaccinazioni. Quando si acquista da un allevamento ufficiale, dunque, il cane (escluse rare eccezioni) deve essere sano: per questo si paga caro e salato.

Quando il cane si acquista su internet, in negozio, da cucciolate casalinghe prive di qualsivoglia garanzia, il cucciolo ha solo le sembianze del cane di razza ma, sprovvisto di pedigree, è a tutti gli effetti un meticcio.

Vendere un cane meticcio spacciandolo per cane di razza è un reato. Acquistare un cane meticcio senza pedigree equivale a fomentare un mercato illegale, dove i cuccioli - spesso provenienti dall'Est Europa - sono sottoposti a viaggi massacranti e arrivano moribondi a destinazione, dove le fattrici (cagne femmine che partoriscono) sono usate come fossero letteralmente ingranaggi di produzione, obbligate a sfornare cucciolate ad ogni calore per tutta la vita, spesso malate e malnutrite.

Acquistare un cane "di razza" (senza pedigree) da qualcuno che non è autorizzato a venderli alimenta le tasche di chi non si fa nessuno scrupolo a sfruttare gli animali per poi abbandonarli o ucciderli una volta terminata la loro carriera, scartando quelli usciti male e di conseguenza invendibili.

Quindi la storia raccontata da Laura O. è indubbiamente triste e va a toccare i cuori di molti, che si sono stretti attorno a lei da lontano con parole d'affetto, ma rimane la consapevolezza che se il cane fosse stato acquistato in un allevamento serio questa tragedia si sarebbe evitata e non continueremmo a chiederci: come si è arrivati a questa situazione?

Giordana Liliana Monti

 

 

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