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La collezione di tatuaggi del Museo Lombroso diventa un’esperienza immersiva

In mostra grandi riproduzioni di corpi tatuati di persone vissute tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento

La collezione di tatuaggi del Museo Lombroso diventa un’esperienza immersiva

Giovedì 6 novembre 2025, alle ore 16, in Aula Magna del Palazzo degli Istituti Anatomici in occasione del 190° anniversario della nascita di Cesare Lombroso (Corso Massimo d’Azeglio 52, Torino) inaugura ufficialmente l’installazione interattiva multimediale TATTOO 3D, dedicata all’esplorazione digitale della storica collezione di tatuaggi del Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso”.

L’interesse scientifico di Lombroso per i tatuaggi

La collezione, composta da grandi riproduzioni di corpi tatuati di persone vissute tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, costituisce una delle testimonianze più singolari dell’interesse scientifico di Cesare Lombroso (1835–1909) per il fenomeno del tatuaggio. Le incisioni e i disegni sulla pelle, osservati inizialmente da Lombroso negli anni Sessanta del XIX secolo durante il suo servizio come medico militare, divennero oggetto di uno studio pionieristico e, successivamente, di riflessioni nell’ambito dell’antropologia criminale.

Nel pensiero lombrosiano, il tatuaggio fu interpretato come possibile indicatore di tendenze criminali, legato al permanere di istinti primitivi, a un’anomala insensibilità al dolore e a una personalità caratterizzata da vanità e impulsività. Queste teorie, oggi superate, alimentarono un ampio dibattito internazionale e contribuirono alla nascita di collezioni di tatuaggi su pelle, su carta e in fotografia, importanti fonti storiche per la comprensione delle pratiche e dei significati culturali del tatuaggio.

Un’esperienza immersiva

Ritrovata nel 1993 e sottoposta a un accurato restauro, la collezione del Museo Lombroso si distingue per caratteristiche uniche e per il valore documentario che la lega tanto alla storia della scienza quanto all’evoluzione delle forme di espressione personale. Dopo essere stata parzialmente accessibile per anni attraverso un semplice monitor, la collezione è oggi protagonista di una nuova esperienza immersiva: grazie alla tecnologia 3D, i visitatori potranno esplorare nel salone i corpi tatuati di avatar a grandezza naturale, approfondendo le biografie dei soggetti rappresentati, i simboli raffigurati e le interpretazioni che ne offrirono gli studiosi del tempo.

“TATTOO 3D – dichiara Silvano Montaldo, Direttore scientifico del Museo di antropologia criminale “Cesare Lombroso” – è all’incrocio di più assi di ricerca, tra documentazione storica, riflessione sui principi etico-giuridici della divulgazione contemporanea e potenzialità dell’esperienza digitale nella rappresentazione museale del corpo umano”.

 TATTOO 3D propone così una prospettiva inedita su un patrimonio storico e antropologico di grande rilievo, restituendo al pubblico una collezione che unisce ricerca scientifica, memoria culturale e innovazione tecnologica. Il progetto è stato realizzato nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo di prototipi per la fruizione digitale del patrimonio culturale della Fondazione CHANGES-Spoke 4 Virtual Technologies for Museums and Art collections.