Torino ricorda Giulia Cecchettin, la ragazza- simbolo della lotta contro la violenza di genere. E’ stato inaugurato il nuovo murales dedicato a Giulia, la giovane veneta uccisa a 22 anni dall’ex fidanzato.
Un murales dedicato a Giulia Cecchettin
L’opera, intitolata «Questo non è amore» – lo stesso titolo del diario di Giulia – si trova in corso Vercelli 124, all’angolo con via Desana, e nasce nell’ambito del festival “Women & the City”, promosso dall’associazione Torino Città per le Donne con il sostegno del Comune di Torino, in collaborazione con Torino Creativa e l’associazione Avvalorando. Il murales è stato realizzato dallo street artist torinese Berny Scursatone, ma il progetto è frutto di un percorso partecipato che ha coinvolto le studentesse e gli studenti della classe 5A Arti Figurative del Primo Liceo Artistico di Torino. Tra i diversi bozzetti proposti, quello scelto da Gino Cecchettin, padre di Giulia, è stato firmato da Nina Gruppi, giovane artista che ha poi preso parte alla realizzazione dell’opera.
La cerimonia
La cerimonia di inaugurazione, condotta da Elisa Forte, direttrice del festival, ha visto la partecipazione del sindaco Stefano Lo Russo, dell’assessora Carlotta Salerno, della presidente dell’associazione Torino Città per le Donne Antonella Parigi, del presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto e degli studenti protagonisti del progetto. Nel suo intervento, Lo Russo ha ricordato che il murale «non è solo un’opera d’arte, ma un monito civile contro la violenza e un invito al rispetto reciproco», sottolineando l’importanza di sostenere i giovani e i luoghi di socialità positiva. E l’assessora Salerno ha aggiunto: «Il murale che inauguriamo è un atto civico di grande valore. L’arte urbana è uno strumento e veicolo potente per promuovere la cultura del rispetto, la libertà, la non violenza – spiega Salerno – Da oggi ogni persona, passando da corso Vercelli, incontrerà Giulia Cecchettin. Con la loro creatività e impegno, gli studenti della 5B del Primo liceo artistico hanno dimostrato di voler costruire una società più giusta e consapevole».