I lavoratori della Polstacoop di Grugliasco, nella giornata di ieri, 15 ottobre 2025, dopo aver manifestato davanti ai cancelli dell’azienda e alla Regione, non si sono arresi e hanno replicato la protesta davanti alla sede centrale di Poste Italiane a Torino, per far sentire la loro voce dopo il blocco del lavoro che si è verificato il 19 settembre scorso.
I lavoratori: “Vogliamo tornare a lavorare”
I circa 30 dipendenti chiedono certezze sul loro futuro e soluzioni immediate per tornare a lavorare e a percepire quindi lo stipendio a fine mese.
“A seguito dell’indagine condotta dalla Guardia di Finanza, 31 lavoratori della cooperativa Postalcoop si trovano oggi senza lavoro, senza stipendio e senza alcuna tutela.
Il loro impiego – spiega un comunicato dei sindacati indirizzato a Poste/Nexive Network, – era legato al servizio svolto per il committente Nexive Network, appartenente al gruppo Poste Italiane.
Da oltre un mese questi lavoratori sono fermi, non per loro responsabilità, ma a causa di una situazione giudiziaria e amministrativa che li ha esclusi ingiustamente dal ciclo produttivo.
Eppure, i pacchi ci sono, il lavoro c’è e i lavoratori sono pronti a ripartire.
Pur nel rispetto dell’attività della magistratura, che deve fare chiarezza su eventuali irregolarità, non è accettabile che a pagare siano gli innocenti. Questi 31 lavoratori, che da anni garantiscono con impegno e professionalità un servizio essenziale, non possono restare senza prospettiva.
Chiediamo con forza che Poste Italiane, attraverso il gruppo Nexive, si assuma le proprie responsabilità sociali e garantisca la continuità occupazionale, assorbendo i lavoratori e permettendo loro di riprendere regolarmente l’attività.
Si tratta di un gesto di giustizia e di rispetto verso chi, con dedizione e sacrificio, ha sempre lavorato per far funzionare un servizio fondamentale per cittadini e imprese”.
