Con il clima mite potevamo farcene una ragione, poi è arrivato il freddo e l’umidità e, per chi ne soffre, anche qualche doloretto, per non parlare dell’odiata muffa che in queste condizioni in alcune case può comparire proprio in questo periodo dell’anno.
Dal 15 ottobre 2025 anche a Torino potremo finalmente mettere in soffitta la stufetta e girare in casa con qualche strato in meno grazie all’accensione dei riscaldamenti.
Bello, ma a che prezzo? La domanda non è retorica visto che le bollette negli ultimi anni ci hanno fatto saltare sulla sedia più volte.
Innanzitutto è bene sapere che dal 15 ottobre i riscaldamenti si accenderanno, ma con regole specifiche.
Regole di accensione riscaldamento
Nella cosiddetta “Zona E” di cui fanno parte le province del Piemonte a eccezione di Cuneo, i termosifoni potranno essere accesi per un massimo di 14 ore al giorno – dalle 5 del mattino alle 23 – fino al 15 aprile, con regole e fasce orarie variabili stabilite dai sindaci o dai singoli condomìni.
20 gradi la temperatura massima consentita nelle abitazioni (+2 gradi di tolleranza).
Per quanto riguarda la bolletta quest’anno non dovrebbero esserci grandi sorprese all’orizzonte. Il costo medio del gas è fermo a 0,328 euro per metro cubo, in calo del 24% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Bisogna però controllare le tariffe praticate dal proprio gestore e quando sono state stipulate le offerte: se a inizio 2025, la bolletta sarà sicuramente più alta.
Bene quindi rispetto all’anno scorso, ma se si pensa che dal 2015 a oggi l’elettricità è schizzata del 74% e il gas del 39 c’è poco da stare tranquilli (i dati sono di Confedilizia). Aumenti giustificati anche dall’inflazione e dall’invasione russa in Ucraina. E visto che Trump si è detto disponibile a inviare missili a Kiev, possiamo immaginare una reazione di Mosca, anche nei confronti dell’Unione europea. Facile intuire che uno scenario possibile possa essere uno stop totale alle importazioni dalla Russia.