L’inchiesta della Guardia di Finanza sull’AslTo4, l’azienda sanitaria che gestisce i presidi di Ciriè, Chivasso, Ivrea e Settimo Torinese, si è chiusa con una notifica inviata a 37 indagati tra primari, dirigenti, ma anche infermieri e i vertici di un’azienda multiservizi che aveva in appalto interi reparti ospedalieri.
Sotto la lente della Procura d’Ivrea sono finiti concorsi truccati (con domande passate in anticipo ai candidati da favorire) e appalti truccati per oltre 16 milioni di euro, ma non finisce qui: i reati ipotizzati nell’inchiesta iniziata nel 2021 sono turbativa d’asta, maltrattamenti, corruzione, esercizio abusivo della professione e truffa.
Il caso dell’ospedale di Settimo
L’aspetto più inquietante riguarda l’ospedale di Settimo Torinese, dove la Cm Service, azienda multiservizi con i vertici sotto inchiesta, aveva la gestione d’interi reparti. Come riporta Prima Settimo, secondo gli inquirenti, alcuni pazienti sarebbero stati lasciati soli, sedati o non adeguatamente assistiti dal personale sanitario.
L’accusa qui è gravissima: i pazienti venivano sedati e abbandonati in condizioni igieniche precarie per far dormire la notte gli operatori.
L’ospedale di Chivasso
Dalle carte dell’inchiesta spunta il nome dell’ex primario di otorinolaringoiatria dell’ospedale di Chivasso, Libero Tubino, che secondo le accuse sarebbe andato a giocare a golf pur risultando in servizio, erano i suoi sottoposti a passare il badge per lui. L’ex primario avrebbe però rigettato ogni accusa certo di poter chiarire al più presto la propria posizione.
Un’altra dirigente invece – oltre a girare i test dei concorsi – andava dall’estetista, dal parrucchiere e da un uomo con cui aveva una relazione mentre risultava al lavoro.