Consiglio regionale del Piemonte: La radiologia domiciliare rappresenta l’1 per cento degli esami radiografici ma, grazie allo sviluppo della telemedicina, consente di effettuare prestazioni a pazienti fragili e ad alta complessità senza farli spostare da casa, portando a domicilio macchinari e tecnici che effettuano l’esame richiesto.
Radiologia domiciliare integrata nel nuovo piano socio – sanitario
Di radiologia domiciliare e della possibile integrazione nel nuovo piano socio-sanitario si è parlato in quarta Commissione, presieduta da Luigi Icardi, in un’audizione della direzione dell’Asl To3, che è partner del progetto regionale R@dhome, partito nel 2007 dalla Città della Salute di Torino, poi esteso ad altre zone del Piemonte.
“Gli esami domiciliari vengono effettuati con macchinari facilmente trasportabili e ad alta prestazione, garantiscono la stessa qualità diagnostica di quelli effettuati in ospedale, costano poco e hanno un grande valore aggiunto perché consentono di evitare ricoveri inappropriati – ha spiegato Marco Grosso, Coordinatore del Dipartimento dei Servizi Diagnostici di ASL TO 3 -. Il Piemonte è stato pioniere nella sperimentazione e il servizio ha raggiunto anche zone come le Langhe e il Parco Nazionale del Gran Paradiso, sul territorio delle Valli Orco e Soana, dove ci sono molti pazienti anziani con difficoltà a raggiungere gli ospedali.
Il presidente Icardi ha ricordato che il decreto del ministro della salute 77/2022 sull’assistenza territoriale indica proprio il domicilio come primo luogo di cura: “In Piemonte siamo stati i primi a sperimentare la radiologia domiciliare come la dialisi in telemedicina, che è diventata una best practice che altri ci hanno copiato e che poi noi abbiamo smesso di fare. La radiologia costa poco, è efficace e consente di non spostare pazienti fragili, per cui può essere un tema da inserire nel nuovo piano sociosanitario”.
Hanno posto domande i consiglieri Silvio Magliano (Lista Cirio), Sarah Disabato (M5s), Mauro Salizzoni (Pd).
La commissione, in seduta ordinaria, ha dato parere positivo a maggioranza in merito alla proposta di delibera sul programma regionale 2026-2028 per la copertura dei rischi di responsabilità civile delle aziende sanitarie regionali.