In questi tempi bui, di paure, in cui l’incertezza per il nostro futuro si mescola alla rabbia per la nostra impotenza c’è una frase, particolarmente infelice, che suo malgrado è diventata slogan dimostrando, ancora una volta, l’idiozia della guerra.
“Definisci un bambino”
“Definisci bambino” è ciò che ha chiesto Eyal Mizrahi, presidente dell’associazione Amici d’Israele, al comico e attore Enzo Iacchetti nel corso della trasmissione televisiva E’sempre Cartabianca, insinuando che le decine di migliaia di bambini e bambine uccisi a Gaza fossero da considerarsi terroristi.
Una cosa è certa: la domanda provocatoria riecheggia a distanza di giorni non solo sui social, ma anche nel cuore di ognuno di noi.
Il musicista e Youtuber torinese Pietro Morello ha voluto rispondere a suo modo scrivendo una poesia dal titolo “Definisci bambino”, che ha ricevuto più di 276 mila like, migliaia di condivisioni e tantissimi commenti, tra questi proprio quello di Enzo Iacchetti che lo ringrazia scrivendo: “Grandissimo ragazzo”.
La risposta del torinese Pietro Morello
Ve la proponiamo certi che toccherà le vostre corde più profonde:
Se lo cerchi guardando dritto a petto infuori
Come un militare
Non lo vedi
Ma lo sentirai giocareÈ quello che tira con la fionda
E Che sogna
È chi pelata dalla chemioterapia si disegna bionda
È chi vive Felice
Mentre beve bevande
Che studia
Che gioca
Chi ha lo zaino grande
È chi si nasconde dietro alle gambeE l’infanzia che crede
Anche a ció che non vede
Che timido ride
Che supera sfide
Che ride alle sfighe
È quello che non si ucc1de.È chi si protegge
Con una specifica leggeNon è chiaro?
Forse devo semplificareÈ quello facile da colpire
Perché prima di scappare
Aspetta la mamma
Guardandola urlareÈ quello che cantava
A una sorellina insonne
Che crescerá adulta ma senza colonne
Che piange in silenzio
Abbracciando un cuscino
Che ha ancora il profumo
Del suo fratellinoÈ quello con le ginocchia sbucciate
E le scarpe spaiate
Con le guance arrossate
Dalle lacrime asciugateNon è caduto
È il terreno battuto
Dal cingolato passato
Dopo cui s’è inginocchiato
Chiedendo aiutoÈ quello che chiama il papà
Che è sdraiato là
per strada, sul ciglio
È tuo figlio.È quello di cui sentirai il nome
Urlato a squarciagola
Da una mamma che ora è solaÈ quello che sarebbe il futuro
Che scavalcherebbe il muro
Se non fosse stato il tuo passato
Sicuramente poco ascoltato
E maltrattato
Vero?È quello che riderebbe di come sei vestito
Incravattato e ben seduto
Chiedendo “chi è quel cretino?”
Non lo so amore
Ma anche lui è stato bambino.
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Chi è Pietro Morello
Nato nel 1999 a Torino, Pietro Morello è un artista e content creator. A soli 24 anni Pietro conquista e ispira ogni giorno milioni di persone che lo seguono sui social appassionate alle sue esperienze in qualità di operatore umanitario in giro per il mondo. Pietro è un artista la cui missione è portare gioia dove tutto sembra perduto. Da sempre, infatti, ha scelto di dedicare la sua vita alla cura e al sostegno dei bambini malati negli ospedali e che si trovano in difficoltà nelle zone di guerra.
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