sanità

Asl Città di Torino: il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita raggiunge il 3° livello

Un importante traguardo nato dalla collaborazione tra due dipartimenti e due strutture

Asl Città di Torino: il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita raggiunge il 3° livello

Il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) dell’Asl Città di Torino, diretto da Claudio Castello, raggiunge un importante traguardo: il riconoscimento del terzo livello per il trattamento dell’infertilità di coppia. Questo avanzamento autorizzativo consente l’integrazione nel percorso PMA della tecnica andrologica “TESE” (Testicular Sperm Estractor), un delicato intervento chirurgico che permette il recupero degli spermatozoi direttamente dal tessuto testicolare.

“Nuove prospettive per molte coppie”

Grazie alla sinergia con il laboratorio PMA diretto da Patrizia Reffo, gli spermatozoi vengono successivamente isolati dai frammenti testicolari con tecnologie di ultima generazione. La patologia trattata riguarda circa l’1% della popolazione maschile generale ma incide fino al 15% tra gli uomini infertili affetti da azospermia.

«Il raggiungimento del terzo livello è il frutto di un lavoro corale e multidisciplinare – sottolinea Claudio Castello – Significa poter offrire alle coppie un percorso completo, anche nei casi più complessi, con tecniche come la TESE, che fino a ieri non erano disponibili nella nostra Asl. È un traguardo che ci rende orgogliosi e che rafforza la nostra missione di cura».

Il nuovo percorso sarà disponibile per tutti i pazienti che accedono alla Struttura Complessa PMA e, più in generale, per coloro che afferiscono al territorio dell’Asl Città di Torino.

Un’iniziativa che nasce dalla collaborazione trasversale tra i Dipartimenti Materno Infantile (Diretto da Savino Santovito) e Chirurgico (Diretto da Diego Moniaci), insieme alle Strutture Complesse PMA (Diretta da Claudio Castello), Urologia Ospedale Maria Vittoria (Diretta da. Maurizio Moroni) e Urologia San Giovanni Bosco (Diretta da Franco Bardari). Fondamentale il contributo dei chirurghi andrologi Andrea Moiso e Andrea Buffardi.

Questa sinergia rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra Strutture Complesse autonome all’interno della stessa Asl, unite dall’obiettivo comune del benessere dei pazienti.

«Con il riconoscimento del terzo livello al nostro Centro PMA, si apre una nuova prospettiva per molte coppie – dichiara Carlo Picco, Direttore Generale Asl Città di Torino – È una risposta concreta alla sfida della denatalità, che ci permette di offrire trattamenti avanzati e di contribuire attivamente all’incremento delle nascite sul nostro territorio».

«L’attivazione di un secondo Centro di Procreazione Medicalmente Assistita di terzo livello in Piemonte, dopo quello dell’Ospedale Sant’Anna – afferma Federico Riboldi, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte – , rappresenta un passo fondamentale per garantire equità di accesso alle cure e rafforzare la rete regionale dedicata alla fertilità. È un segnale concreto dell’impegno della Regione nel sostenere le famiglie e contrastare il calo demografico».