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Promozione della Città e alta formazione al centro della missione istituzionale in Argentina

"Torino e la sua area metropolitana, così come tutto il Piemonte hanno un legame strettissimo con l’Argentina, una nazione che conta una comunità di cittadini di origini italiane tra le più numerose al mondo"

Promozione della Città e alta formazione al centro della missione istituzionale in Argentina

Rafforzare i rapporti istituzionali tra Torino e le principali città argentine, promuovere la nostra città come polo di innovazione, cultura, sostenibilità, turismo, ricerca e alta formazione, accompagnare la creazione di reti accademiche tra il Politecnico di Torino e le università argentine, creare nuove opportunità di cooperazione nei settori della cultura, dell’economia, dell’industria, dell’innovazione e dell’educazione, rafforzare i legami storici e culturali con la comunità italiana e, in particolar modo, piemontese residente in quel territorio.

In Argentina dove è vivo e attivo “un altro Piemonte”

Sono questi gli obiettivi della missione istituzionale in Argentina che questa settimana vede impegnato, nella sua doppia veste di sindaco della Città metropolitana e della Città di Torino, il sindaco Stefano Lo Russo insieme ad una delegazione della Città metropolitana e ad una del Politecnico di Torino guidata dal rettore Stefano Corgnati. La delegazione si sposterà tra le città di Còrdoba, Rosario e la capitale Buenos Aires.

Proprio nella provincia di Còrdoba, dove si era concentrata l’emigrazione dalla provincia torinese, sono attivi decine di gemellaggi tra i comuni argentini e quelli torinesi. A fine 2023 i gemellaggi fra Comuni piemontesi e Comuni dell’Argentina hanno raggiunto quota 63, ma la ricerca delle radici da parte dei piemontesi d’Argentina continua. Si può dire che in Argentina è vivo e attivo “un altro Piemonte” che, fra emigrati della prima e seconda migrazione e oriundi, conta tra i 3 milioni e i 3 milioni e mezzo di corregionali.

Le dichiarazioni

“Torino e la sua area metropolitana, così come tutto il Piemonte – spiega il sindaco Stefano Lo Russo – hanno un legame strettissimo con l’Argentina, una nazione che conta una comunità di cittadini di origini italiane tra le più numerose al mondo. Sono discendenti di quei piemontesi che tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo emigrarono in cerca di una vita migliore in Argentina, una terra con una cultura rurale che ricordava quella del Piemonte, e hanno mantenuto un forte legame con la memoria e le tradizioni del nostro territorio. Questa missione sarà l’occasione per conoscerli e ricostruire le radici di un passato nemmeno troppo lontano e ancora molto sentito e vivo. Ma anche una preziosa opportunità per promuovere tante occasioni di collaborazione tra le nostre città su numerosi fronti, dalla formazione universitaria a cultura, innovazione, industria in una preziosa occasione di scambio reciproco”.

“Per il Politecnico l’area dell’America Latina è considerata strategica. Qui esiste già una consolida e storica presenza di tante iniziative dell’Ateneo che, oggi, vanno riportate ad un coordinamento istituzionale al fine di garantire una presenza attiva in termini di attività didattica. Nella missione andremo a individuare le principali università partner con cui strutturare i doppi titoli di laurea nei vari settori dell’ingegneria, dell’architettura, del design e della pianificazione, e parallelamente amplificare le attività di ricerca e innovazione in settori come quelli della mobilità, dell’energia e dell’ambiente, che oggi ci vengono ampiamente richiesti. In America Latina vogliamo rafforzare i rapporti tra i nostri gruppi di ricerca, dipartimenti e centri dipartimentali, andando ad aprirli ad altri settori strategici come il biomedicale e l’aerospazio. Inoltre andremo a incentivare ulteriormente la mobilità degli studenti, sia incoming che outgoing rispetto a queste aree geografiche, grazie anche alle maggiori facilità linguistiche, alle affinità culturali e alle importanti reti delle associazioni degli italiani all’estero, in questo caso molto presenti – commenta il rettore del Politecnico Stefano Corgnati