Calcio - Serie A

Juventus - Vlahovic i fischi certificano la rottura con i tifosi

E' finita 2-0 per la prima squadra l'amichevole in famiglia con la Next Gen che un tempo si giocava a Villar Perosa e da tre anni allo Stadium. Presenti quasi 30.000 tifosi

Juventus - Vlahovic i fischi certificano la rottura con i tifosi
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Juventus - Vlahovic i fischi certificano la rottura con i tifosi.

Juventus - Vlahovic e i fischi

Finisce 2-0 per la “Juventus A”, un tempo quando si giocava a Villa Perosa (è accaduto fino al 2022) si sarebbe detto così, ma il risultato finale è l’ultimo dei particolari della giornata (rovente: sfiorati i 40 gradi alla Stadium) tutta in bianconero. Quella della partitella in famiglia, quando nel campetto in Val Chisone, a pochi passi dalla Villa di casa Agnelli, l’Avvocato, Boniperti e i campioni che negli anni hanno vestito il bianconero, davano appuntamento ai propri tifosi.

Segnali da Koop e Douglas

Da tre anni a questa parte, complici le norme sempre più stringenti sulla sicurezza di eventi di massa, lo Stadium è la “casa” capace di contenere la passione dei sostenitori della Vecchia Signora: in quasi 30.000 si sono precipitati alla Continassa per vedere la propria squadra che da cinque anni ha collezionato solo più qualche Coppa di un calcio minore, e niente più scudetti o cavalcate europee finite però ad un passo dall’alzare al cielo quella Coppa che da 29 anni manca. Un’ossessione. Ma tornando ai oggettivi della sgambata tra bianconeri di ieri pomeriggio, al di là della voglia di mettersi in mostra di Douglas Luiz, della predisposizione al sacrificio e mettersi a disposizione di dell’involuzione di Koopmeiners e dell’involuzione di Nico Gonzalez incapace di andare in via dribbling all’Under 23 di turno che stazione sulla sua fascia, ciò che è stato certificato è la totale rottura tra Dusan Vlahovic e il pubblico bianconero.

Applausi provocatori

L’attaccante serbo è stato fischiato fin dalla lettura delle formazioni da una buona parte dei 30,000 allo Stadium e l’apice si è toccato quando al 15’ fallisce un gol facile-facile, su assist di Miretti, spedendo oltre la traversa una sorta di calcio di rigore in movimento. Gesto tecnico sottolineato con una bordata di fischi a cui il giocatore ha risposto con un applauso provocatorio diretto alle tribune da cui arrivava la disapprovazione, con l’effetto di aumentare i decibel dei tifosi “contro”. E anche il gol del 2-0 non ha raffreddato il clima (ce ne sarebbe stato bisogno visto il catino rovente in cui si sono trasformate le curve): prima l’esultanza del pubblico per la rete, poi, però, di nuovo fischi.

Divorziati in casa

E nello scenario in cui DV9 dovesse rimanere a Torino, ovvero che la Juventus piuttosto che svenderlo al Milan decidesse di tenerlo in rosa nonostante la scadenza di contratto e la libertà nel 2026 a parametro zero all’interno di una gabbia dorata di 12 milioni di euro di stipendio, aumento scattato come da contratto a luglio, la convivenza con il club e il popolo bianconero sarà tutt’altro che semplice. Se poi, questa scelta, dovesse precludere il ritorno di Kolo Mouni che da gennaio al Mondilae per Club si è ritagliato una fetta importante tra le preferenze dei sostenitori, beh, la frattura sarebbe totale. Si prospetta un anno – per Juventus e Vlahovic - da “divorziati” in casa.

Maurizio Vermiglio