Torino Nord, strade tra buche e cantieri: proteste dei residenti
Dalla Barca a Borgo Vittoria cresce il malcontento e la politica si divide sulle soluzioni

Torino Nord, strade 'colabrodo'. Fra buche e cantieri, i cittadini chiedono interventi urgenti.
Torino Nord, strade tra buche e cantieri
I quartieri della zona nord della città, da Barca a Rebaudengo, da Borgo Vittoria fino a piazza Sofia, si ritrovano ancora una volta in mezzo a numerosi disagi, e le proteste dei cittadini si moltiplicano.
La manutenzione delle strade appare insufficiente: l’asfalto si deteriora in pochi giorni, le buche riemergono, la segnaletica è carente e i semafori malfunzionanti mettono a rischio la sicurezza di automobilisti, pedoni e ciclisti.
Le lamentele arrivano da più fronti. “Stanno asfaltando strada Settimo, ma invece di migliorare la situazione, si sono creati nuovi avvallamenti”, raccontano alcuni residenti della zona Barca. Altrettanto critica la situazione in corso Giulio Cesare, dove la rotonda è definita “un disastro da anni”. Le accuse si concentrano anche sulla qualità dei materiali utilizzati e sulla mancanza di controlli durante i lavori: “I rattoppi durano un mese, poi si torna al punto di partenza”, denunciano gli abitanti.
E la politica si divide
In questo clima difficile, il Movimento 5 Stelle ha proposto l’estensione della zona 30 km/h a tutta la città, ma l’iniziativa ha diviso la politica.
Il centrodestra, dal canto suo, punta il dito contro la mancanza di educazione stradale e il degrado delle infrastrutture, piuttosto che verso nuove limitazioni di velocità. Secondo Enrico Scagliotti, coordinatore della viabilità per la Circoscrizione 6, «le nostre strade sono malmesse, manca la segnaletica e ci sono troppe barriere architettoniche».
Scagliotti rilancia la proposta di destinare i 63 milioni di euro derivati dalle multe alla sicurezza stradale, per passare dai rattoppi alle riqualificazioni vere e proprie. Una boccata d’ossigeno dovrebbe arrivare dal piano “Torino Cambia – Spazi che uniscono”, cofinanziato da Fondazione Crt con un investimento di 32 milioni di euro e 150 cantieri aperti.
L’assessora alla viabilità, Chiara Foglietta, ha spiegato che «un quarto dei fondi sarà destinato alla segnaletica con il budget è stato portato a 1,5 milioni di euro».
Intanto, le proteste crescono. I residenti di periferia non chiedono miracoli, ma interventi duraturi. E soprattutto, vogliono tornare a camminare e circolare in sicurezza nei propri quartieri, senza dover dribblare buche, barriere e disagi a ogni angolo di strada.