Iveco e Magneti Marelli al centro del question time, la Giunta risponde: "Vigileremo sulle aziende cedute a multinazionali"
Le interrogazioni sono state presentate da Valentina Cera (Avs) e Laura Pompeo (Pd)

Consiglio Regionale del Piemonte: le cessioni di aziende strategiche per il territorio sono state al centro del question time, con due interrogazioni presentate da Laura Pompeo (Pd), “Futuro degli stabilimenti e dei lavoratori Iveco Group in Piemonte a seguito delle ipotesi di vendita del Gruppo e necessità di informazioni ufficiali” e da Valentina Cera (Avs) “La Regione Piemonte è al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori Magneti Marelli all'interno del tavolo ministeriale?”.
La Magneti Marelli
La Magneti Marelli, storica multinazionale italiana della componentistica fondata nel 1919 e adesso gestita dal fondo americano KKR, attualmente vanta 6.000 lavoratori in Italia dei quali 1.600 nei due stabilimenti e nel centro di ricerca di Venaria Reale (To). Di questi ben 600 sono altamente qualificati e impegnati in attività di ricerca e sviluppo: si tratta di competenze strategiche per l’intero ecosistema tecnologico e manifatturiero piemontese. La crisi affonda le sue radici nella decisione di Fca (oggi Stellantis) di cedere l’azienda al fondo americano così da allora è stata persa la sua governance industriale. La procedura di vendita messa in atto in Usa dall’11 giugno non ha dato esito alla scadenza del termine ultimo del 26 luglio 2025.
Per questo motivo si interroga l’assessora per sapere se ha partecipato al tavolo ministeriale del 31 luglio, al fianco di lavoratori e sindacati per sostenere le loro istanze e contribuire a garantire soluzioni industriali, occupazionali e territoriali?
L’assessore Andrea Tronzano ha risposto, leggendo una nota della collega Elena Chiorino, che “quest’ultima era presente e che ad oggi non risultano atti formali che riguardino unità produttive in Piemonte di Magneti Marelli e non sono nemmeno pervenute richieste d’incontro da parte delle organizzazioni sindacali. Ma non vuol dire che il governo regionale stia a guardare. La situazione è monitorata con attenzione perché la salvaguardia dell’occupazione è per noi un impegno concreto. La partecipazione al tavolo era volta a valutare ogni possibile strada e siamo pronti ad intervenire a tutela dei lavoratori ma al momento si tratta di una ristrutturazione finanziaria”.
L'Iveco Group
Per quanto concerne la querelle dell’Iveco Group, la multinazionale italiana di diritto olandese operante nella produzione di veicoli commerciali, autobus, mezzi antincendio e di difesa, ha la sede principale a Torino e 8 mila dipendenti in Piemonte, 14 mila in Italia e 36 mila nel mondo con 27 stabilimenti. Il gruppo è stato negli ultimi giorni oggetto di speculazioni e notizie che vedrebbero l’Iveco ceduta dalla holding della famiglia Agnelli, Exor N.V., al gruppo indiano Tata Motors (automotive) eccetto Iveco Defence che andrebbe all’italiana Leonardo (difesa) con inevitabili preoccupazioni sui livelli occupazionali nei nostri stabilimenti.
Per questo motivo si interroga “se la Giunta regionale intenda richiedere, insieme al ministero, urgentemente un tavolo con i vertici delle citate aziende per chiarire i piani industriali e difendere i posti di lavoro negli stabilimenti italiani e piemontesi”.
Nella risposta si sottolinea che “per questa Giunta il Piemonte non può essere terra di conquista da parte di alcuno. Lavoriamo per difendere le eccellenze industriali che caratterizzano la nostra regione. Accogliamo con attenzione la nota congiunta Tata-Iveco che garantisce la continuità degli impianti, la tutela dei posti di lavoro e il mantenimento della sede principale a Torino. Sia ben chiaro che però vigileremo con fermezza. La Regione Piemonte – e in questo caso ha assolutamente ragione la consigliera Pompeo – ha il dovere di attivarsi sempre e prontamente in questi frangenti. Il Governo segue l’operazione da vicino ed è pronto ad agire, come la Regione è pronta a fare la sua parte con responsabilità e determinazione nell’interesse esclusivo del territorio”.