Scontri in Val Susa, No Tav occupano autostrada Torino-Bardonecchia
Le forze dell'ordine, secondo quanto si apprende, hanno risposto con l'utilizzo degli idranti.

L'autostrada Torino-Bardonecchia è stata chiusa all'altezza del cantiere dell'autoporto di San Didero dopo che i manifestanti No Tav, alcune centinaia secondo quanto si apprende, l'hanno occupata dando fuoco ad alcune masserizie.
Prosegue intanto il lancio di pietre e bombe carta all'indirizzo delle forze dell'ordine poste a protezione del cantiere.
La protesta
La protesta nell'ambito della marcia "ai cantieri della devastazione", come li ha definiti il movimento che si oppone alla realizzazione dell'Alta Velocità tra Torino e Lione. In precedenza i manifestanti hanno effettuato anche una 'battitura' delle recinzioni del cantiere di San Didero. Le forze dell'ordine, secondo quanto si apprende, hanno risposto con l'utilizzo degli idranti. Al cantiere dell'autoporto di San Didero i No Tav sono circa quattrocento. Altrettanti sono quelli che, dopo aver percorso i sentieri di Giaglione, sono quasi arrivati al cantiere di Chiomonte.
I No Tav sui social:
"Le azioni messe in campo oggi dal Movimento No Tav in tutta la valle dimostrano, ancora una volta, che esiste un’opposizione irriducibile, determinata a non assistere in silenzio alla distruzione del proprio territorio. È una difesa generosa e collettiva della montagna, della sua natura e della salute di chi qui abita ogni giorno. Un atto d’amore verso la nostra terra, di chi non si arrende e continua a lottare per un futuro che non è in vendita, né al servizio dei potenti né di interessi speculativi".
Antonino Iaria, M5s: "Quel che sta accadendo in Val di Susa non è più tollerabile"
«Sono sempre stato contrario alla violenza, da qualunque parte provenga. Ma ciò che sta accadendo in Val di Susa non è più tollerabile: un intero territorio militarizzato, senza che una opera inutile come questa faccia reali passi avanti. Quello che invece non si ferma è lo spreco di denaro pubblico, che potrebbe essere impiegato su infrastrutture davvero strategiche per il Piemonte». A dichiararlo è il deputato del MoVimento 5 Stelle Antonino Iaria, membro della Commissione Trasporti alla Camera.
«Dalla Linea 2 della metropolitana di Torino – ancora incompleta – fino al potenziamento del Parco Smistamento di Alessandria, sono tante le opere urgenti e sostenibili che attendono finanziamenti. Ma questo governo preferisce alimentare un clima di guerra, come se la militarizzazione e lo scontro permanente fossero una risposta alle criticità di un progetto vecchio, costoso e divisivo come il TAV. Non è questa la strada per costruire consenso né progresso. Chi governa dovrebbe ascoltare i territori, non presidiarli come se fossero zone di frontiera. La Val di Susa non è un nemico interno. È tempo di voltare pagina e investire davvero in infrastrutture utili, sicure e condivise».