Sulle strade cittadine in arrivo altri tre autovelox
Il piano, illustrato dall’assessore alla Sicurezza, Marco Porcedda

Sulle strade cittadine in arrivo altri tre autovelox, il Piano è stato illustrato dall'assessore Porcedda.
Autovelox
Tre nuovi autovelox sono in arrivo sulle strade torinesi. Il piano, illustrato dall’assessore alla Sicurezza, Marco Porcedda, mira a rafforzare i controlli per ridurre il numero di incidenti, puntando sulla prevenzione e sul rispetto dei limiti.
I nuovi dispositivi
I nuovi dispositivi saranno posizionati in periferia nord: in corso Giulio Cesare, tra via Oxilia e via Scotellaro. In corso Grosseto, tra via Casteldelfino e via Roccavione. Infine, in corso Venezia, anche se in questo caso manca ancora il nulla osta del Prefetto, richiesto dal nuovo regolamento del Ministero dei Trasporti. I due dispositivi già installati verranno attivati entro il mese di settembre. Ma prima dell’avvio effettivo, la Polizia Municipale effettuerà verifiche tecniche su segnaletica e posizione. Da quanto informano dal Comune è previsto, inoltre, un periodo di 15 giorni di pre-esercizio: in questa fase gli apparecchi resteranno spenti, ma saranno sorvegliati da pattuglie e accompagnati da una campagna informativa rivolta ai cittadini. Nel presentare il piano, Porcedda ha ribadito l’importanza dell’iniziativa come strumento di prevenzione, sottolineando che rinunciare agli autovelox significherebbe lasciare campo libero a chi ignora i limiti di velocità, mettendo a rischio la sicurezza di automobilisti e pedoni. Ma non mancano le polemiche.
Le puntualizzazioni
L’opposizione attacca: «Vedremo solo multe, nessuna prevenzione concreta». In particolare è il consigliere Pierlucio Firrao (Torino Bellissima), che ha accusato la Giunta di ricorrere ai rilevatori «con una logica esclusivamente sanzionatoria». «Non si fa nulla per migliorare davvero la sicurezza stradale – ha dichiarato - le strade restano dissestate, le strisce sono invisibili, ma si preferisce ‘bombardare’ i torinesi di verbali», ha ribadito in Consiglio. Firrao ha inoltre sollevato dubbi sulla regolarità tecnica degli apparecchi, ricordando che, secondo una recente sentenza della Cassazione, la mancanza di omologazione rende nulle le sanzioni. e che, a suo dire, rischia di generare un’ondata di ricorsi e aumentare la sfiducia dei cittadini verso le istituzioni. Insomma, lo scontro politico si accende un’altra volta su un tema quanto mai importante: la percezione e soprattutto l’efficacia della sicurezza stradale in città.