Speleologo di Torino estratto vivo dopo 24 ore dall'Abisso di Paperino
L’abisso Paperino, esplorato e mappato con nomi ispirati ai personaggi Disney, raggiunge i 150 metri di profondità

Il presidente del Cai di Lanzo e speleologo esperto, Marco Massola, è stato estratto dopo 24 ore dall’abisso Paperino, una grotta nell’Alpe degli Stati, a Ormea, dove era rimasto bloccato per un trauma cranico causato da una scarica di pietre.
L'incidente
L’incidente era avvenuto intorno a mezzogiorno di domenica 20 luglio, circa mezz’ora dopo l’ingresso di un gruppo di speleologi in grotta. La vittima si trovava alla base di un pozzo, a circa 40 metri di profondità, quando è stata colpita da una roccia staccatasi dall’alto. Subito è stato lanciato l’allarme e, nel primo pomeriggio, i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico hanno raggiunto l’ingresso della cavità, situato a quota 1.870 metri, ed effettuato l’accesso in grotta.

Complesse le operazioni di soccorso
Le operazioni di soccorso sono state complesse: per estrarlo è stato necessario allargare tre strettoie della grotta, anche con esplosivi, per permettere il passaggio della barella. Come riporta il Prima il Levante, hanno lavorato 50 tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico da tutto il Nord Italia (in molti dalla Liguria).
I tecnici, opportunamente formati, hanno impiegato microcariche esplosive per allargare tre strettoie particolarmente impegnative che rendevano impossibile il passaggio dell’infortunato. Per superare questi tratti, il ferito è stato immobilizzato con un dispositivo Ked, che consente la protezione della colonna vertebrale in spazi estremamente ristretti.
L’abisso Paperino, esplorato e mappato con nomi ispirati ai personaggi Disney, raggiunge i 150 metri di profondità. Massola, 62 anni, è stato portato in elicottero al Santa Croce di Cuneo dove i medici hanno potuto riscontrare ferite non gravi.