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Pensioni congiunte per chi ha lavorato tra Italia e Albania

I lavoratori albanesi in Italia e gli italiani che hanno lavorato in Albania potranno beneficiare di un trattamento pensionistico in convenzione internazionale

Pensioni congiunte per chi ha lavorato tra Italia e Albania
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Entra in vigore l’accordo bilaterale Italia-Albania in materia di sicurezza sociale firmato a Roma il 6 febbraio 2024. L’intesa, che si applica a tutti i lavoratori italiani e albanesi che esercitano o hanno esercitato un’attività lavorativa nei due Paesi e ai loro familiari e ai superstiti, prevede il riconoscimento dei contributi versati in Italia e in Albania, permettendo così di accedere alla pensione.

37mila le persone interessate in Piemonte

In Piemonte sono oltre 37 mila i cittadini albanesi, il 9,3% dei circa 420 mila legalmente residenti in Italia.
I settori economici in cui questi lavoratori esercitano maggiormente la loro attività lavorativa sono l’edilizia (30%), l’industria (16%), i trasporti e servizi alle imprese (16%) e gli alberghi e la ristorazione (9%).

"Grazie a questo accordo tra i due paesi - spiega la responsabile dell’Inas Piemonte, il patronato della Cisl, Cristina Barbero – sarà possibile richiedere la pensione in totalizzazione estera ("pro-rata"). I lavoratori albanesi in Italia e gli italiani che hanno lavorato in Albania potranno beneficiare di un trattamento pensionistico in convenzione internazionale. Inoltre, verranno tutelati anche i diritti dei familiari dei pensionati e le prestazioni saranno erogate secondo i criteri dell’accordo. Tutte le nostre sedi territoriali e i nostri operatori sono a disposizione dei lavoratori interessati per le informazioni necessarie e per il disbrigo delle pratiche sul riconoscimento dei contributi ai fini pensionistici".

 

Volantino patronato

 

Per il segretario generale della Cisi Piemonte, Luca Caretti:

"La Cisl, attraverso l’importante funzione svolta dal suo patronato, che è ben radicato in tutta la regione, è in campo nel fornire assistenza qualificata e tutela ai lavoratori coinvolti da questo importante accordo. Per la Cisl, che ha sempre smesso al centro della sua azione sindacale le persone e i lavoratori, è una ulteriore occasione per accompagnare questi cittadini nel riconoscimento di diritti fondamentali, fornendo loro un valido supporto e il necessario sostegno".