DA PRIMA SETTIMO

Intervento anti Popillia in via Schiapparelli ma c'è chi segnala "Siamo invasi, è ovunque"

Non è mancata qualche lamentela per la gestione dei parcheggi; intanto molti lamentano danni consistenti alle piante in altre zone della città

Intervento anti Popillia in via Schiapparelli ma c'è chi segnala "Siamo invasi, è ovunque"
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A partire da ieri, giovedì 10 luglio, il Comune di Settimo Torinese ha avviato un trattamento insetticida in collaborazione con IPLA per contrastare la popolazione del coleottero giapponese Popillia japonica, un insetto infestante che danneggia gravemente piante ornamentali e colture agricole.

Trattamenti insetticidi: parco di Via Schiapparelli chiuso

Come riporta Prima Settimo, l'intervento interessa il parcheggio e viale di via Schiapparelli, vicino al sottopasso ferroviario e alla palazzina storica Olon.

Per permettere l'intervento, nelle giornate del 10, 11 e 12 luglio è istituito il divieto di traffico veicolare e pedonale in tutta l'area di sosta di via Schiapparelli nei pressi del sottopasso ferroviario e lungo il viale alberato del tratto di via Schiapparelli fra la rotonda del sottopasso e l'ingresso della palazzina storica Olon.

Le aree interessate saranno inibite al traffico veicolare e pedonale. I pedoni che avranno la necessità di raggiungere a piedi la palazzina storica Olon potranno farlo esclusivamente utilizzando il sottopasso ferroviario e svoltando a destra all'uscita (la svolta a sinistra non sarà possibile).

Il parcheggio di via Schiapparelli (lato sudovest) non sarà utilizzabile. Sarà possibile invece accedere al parcheggio di via Solferino (parcheggio Olon), accessibile da via Cascina Nuova.

Commenti e critiche dei cittadini

La chiusura temporanea dell’area di via Schiapparelli, seppur motivata da un’emergenza ambientale, ha subito sollevato diverse perplessità da parte dei residenti. In particolare, a far discutere è stata la gestione dei parcheggi alternativi durante i tre giorni di divieto.

Tra i più critici ci sono coloro che pagano regolarmente un abbonamento per parcheggiare proprio in via Schiapparelli o in piazza Pagliero, i quali si sono ritrovati senza alternative chiare. “E chi paga l’abbonamento dove potrà parcheggiare?”, si chiedono in rete, facendo notare che piazza Pagliero è già spesso satura di veicoli e che l’unico parcheggio alternativo segnalato, quello di via Solferino, è riservato principalmente ai dipendenti Olon.

“È possibile che il Comune non sia in grado neppure di informare i cittadini su dove potranno parcheggiare?”, lamenta un’altra residente. I cittadini chiedono che venga almeno garantita un’area di sosta alternativa accessibile a chi ha un abbonamento, senza essere costretti a soluzioni di fortuna.

Ma non è solo il problema dei parcheggi a preoccupare. Molti abitanti hanno colto l’occasione per segnalare una diffusione ben più estesa della Popillia japonica. In numerosi quartieri della città, dal villaggio Pineta a via Milano e alle vie limitrofe, i residenti denunciano una vera e propria invasione nei giardini privati. Le piante da frutto – come prugni, cachi, peri e kiwi – sono sotto attacco, così come le siepi ornamentali, spesso distrutte nel giro di pochi giorni.

“In giardino da noi è un disastro. Hanno devastato le rose, la vite americana e le piante autoctone. È urgente intervenire anche nelle aree residenziali”, scrive una cittadina. Alcuni segnalano di aver provato con trappole a feromoni, acquistate di tasca propria, ma senza grandi risultati. Anzi, in alcuni casi le trappole sembrano aver attirato ancora più insetti. “Ci stanno sterminando le piante”, è l’appello accorato che arriva da più fronti, con la richiesta esplicita al Comune di fornire indicazioni pratiche anche ai privati su come difendersi.

C’è poi chi auspica che i trattamenti vengano estesi in modo capillare a tutta la città, magari partendo proprio dalle aree già segnalate come critiche.

Come arginare il problema

Diversi abitanti hanno segnalato l’uso personale di trappole a feromoni, ma queste possono peggiorare la situazione se usate senza criterio. Secondo la Regione Piemonte, le trappole vanno lasciate solo dove istallate ufficialmente: quelle fai-da-te «possono aumentare la presenza di insetti nei giardini privati».

Ecco le indicazioni principali per cittadini e proprietari di giardini:

Monitoraggio manuale: raccogliere manualmente gli adulti nelle prime ore del giorno e eliminarli (bagno in acqua saponata).

Interventi chimici autorizzati: è consentito l’uso di insetticidi registrati anche per uso non professionale in giardini e orti.

Barriere fisiche: installare reti di protezione su piante particolarmente soggette all’infestazione.

Controllo larvale: in aree più estese (es. prato), valutare trattamenti al terreno nelle fasce vegetate

Per approfondire, è disponibile un vademecum della Regione Piemonte con dettagli, metodologie e riferimenti tecnici