doccia fredda

Il Tar boccia il ricorso contro la riqualificazione del Meisino

I manifestanti delusi dopo le numerose proteste di questi mesi

Il Tar boccia il ricorso contro la riqualificazione del Meisino

Caso Parco Meisino di Torino, il Tribunale ha respinto il ricorso contro il progetto: una doccia fredda per i manifestanti dopo le numerose proteste.

Il Tar boccia il ricorso contro la riqualificazione del Meisino

Il progetto per la creazione di un Centro di educazione ambientale e sportiva nel Parco del Meisino a Torino potrà andare avanti. Il Tribunale ha infatti respinto il ricorso avanzato da cittadini e associazioni che si erano opposti all’iniziativa, giudicando infondate le motivazioni presentate. Secondo la sentenza, le richieste di ulteriori verifiche tecniche, ambientali e sulla fauna non sono di competenza del tribunale ordinari. Inoltre, i ricorrenti non hanno dimostrato di possedere un diritto diretto e concreto che possa essere considerato leso dall’avvio dei lavori. Con questa decisione, il Comune ha ottenuto un passaggio chiave per la realizzazione di un progetto che, secondo i piani, metterebbe al centro la valorizzazione sostenibile di uno dei principali polmoni verdi della città. Il piano, sostenuto da un finanziamento di circa 11 milioni di euro provenienti dal Pnrr, è stato pensato per integrare attività sportive e percorsi didattici in un contesto naturalistico. Alcuni aspetti iniziali del progetto sono stati modificati in corso d’opera proprio per tenere conto dei suggerimenti emersi durante i tavoli di confronto con enti locali, ambientalisti e cittadini.

Gli amministratori

Gli assessori comunali al Verde, Francesco Tresso, e allo Sport, Domenico Carretta, hanno espresso la propria soddisfazione per la decisione del tribunale: «Siamo soddisfatti dell’esito e restiamo convinti della validità di questo progetto. Naturalmente resteremo sempre in ascolto delle sensibilità del territorio e aperti a ulteriori momenti di approfondimento nel merito dei contenuti». Luca Deri, presidente di Settima, ha ribadito: «Siamo contenti che il tribunale abbia espresso un giudizio positivo sul progetto, riconoscendo che i lavori non avrebbero provocato danni all’ambiente all’interno del parco».