Tudor rilancia aspettando l'Udinese
Il tecnico bianconero, in attesa del match contro i friulani per mantenere la posizione Champions, allontana il fantasma di Conte da sé.

Tudor rilancia aspettando l'Udinese in quella che sarà l'ultima partita in casa, la penultima della stagione in vista poi della trasferta a finale a Venezia.
Tudor rilancia
E' un Igor Tudor all'attacco, che non ti aspetti, alla vigilia della partita con l'Udinese di domenica sera (18 maggio 2025, ore 20.45), che stuzzicato e punzecchiato su presente, futuro e indiscrezioni giornalistiche, all'ennesima provocazione sul "fantasma" di Antonio Conte che aleggia sulla Continassa, replica diretto;
"Sto vivendo questa esperienza giorno per giorno e me la godo. Non soffro per quello che sento o leggo, ma soffro su come preparare al meglio l’Udinese, mi nutro di questo. E alla domanda se mi sento inferiore a qualcuno le dico di no, non mi sento inferiore a nessuno".
Boom. Non le manda a dire Igor Tudor, dunque, che sottolinea come pensi solo ed esclusivamente al presente. Alla Juventus. Ad arrivare in Champions. E nient'altro. Neppure ad Antonio Conte, tutto questo, almeno in apparenza. O perlomeno, è facile credergli sulla sofferenza nel pensare alla formazione anti-Udinese, viste le assenze per squalifica e infortuni.
"Gatti al massimo potrà fare come nell’ultima gara (ovvero, 15 minuti in campo, ndr), quindi vedremo. Su chi gioca o non gioca preferisco non rispondere”. Ma resta il fatto che contro l'Udinese non ci saranno Kalulu (2 giornate di squalifica), Savona e Thurma squalificati. A cui bisogna aggiungere i lungo degenti Milik operazione al menisco, Bremer lesione del crociato, Cabal lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, Koopmeiners affaticamento muscolare che dura però da un mese e Cambiaso anche per lui problema muscolare.
Il tecnico bianconero, non si sottrae neanche a tracciare un bilancio di quanto fatto fino ad ora sulla panchina della Juventus.
“Per me si è fatto un buon lavoro viste anche le tante problematiche che abbiamo avuto. Sono stati tanti gli assenti: in casa abbiamo fatto tante vittorie (le ha vinte tutte dal suo arrivo, ndr) e in trasferta abbiamo sempre fatto la partita anche contro le diretti concorrenti per il piazzamento Champions. Contro Roma, Bologna, Lazio abbiamo fatto bene (meno contro il Parma, ndr) we sono uscito sempre dal campo con sensazioni positive. La Juventus deve andare ovunque a vincere e ne sono consapevole. Ora vedo una squadra più consapevole delle proprie qualità e sul gioco.”
L'attaccante serbo a disposizione come il giovane Kenan Yildiz che ha scontato la squalifica.
"Vlahovic ha avuto dei problemi fisici ma ora è tornato e ci darà una grande mano. Mentre Yildiz ha sofferto tanto. Per noi è un calciatore fondamentale. Ma adesso non deve sentire la responsabilità di farsi perdonare, e andare oltre, ma deve fare quello in cui è bravo e che sa fare. Lui può stare in zone di campo che non in tanti possono occupare“. Il tutto in una partita "super difficile: l'Udinese durante l’anno ha fatto cose pazzesche. Ha messo in difficoltà anche il Napoli”
Ma nel disegnare il suo percorso ci tiene a precisare che:
"L'assenza dei giocatori ha influito tanto, credo che sia giusto che io esprima il mio punto di vista. Non voglio scuse, la squadra al completo è molto forte e potrebbe combattere contro tutti, anche quest’anno“. Ora dobbiamo fare le cose senza pensieri. Dobbiamo trovare gusto anche nel soffrire. Queste sono le sanzioni che ho io dentro, che in tutte queste gare la squadra ha dato tutto nonostante le problematiche da quando sono arrivato io, che era in un buco profondo. Ora è una formazione più vogliosa, con la volontà di battagliare. Vorrei che si giocasse meglio, calcio champagne, ma in questo momento non si può fare e bisogna capire i momenti. Faccio i complimenti ai ragazzi, perché hanno dato tutto".
E sulla metafora del "buco" chiamatao a chiarire meglio il concetto, spiega:
"Ma è davanti a tutti, non ho detto niente di nuovo. Abbiamo parlato 45 giorni fa, poi grazie al lavoro insieme siamo usciti da quel buco in un tempo abbastanza corto. Non ho detto nulla di nuovo".
Maurizio Vermiglio