TORINO

Convegno sulle ondate di calore all'Arpa Piemonte

Proprio per limitare gli effetti dannosi sulla salute delle persone sarà sempre più importante attuare trasformazioni urbane, riducendo le aree impermeabilizzate per dare spazio alla natura.

Convegno sulle ondate di calore all'Arpa Piemonte
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Nella giornata di mercoledì 14 maggio 2025, si è tenuto nella sede di Arpa Piemonte a Torino, un convegno sulle "Ondate di calore nello scenario della crisi climatica".

Ondate di calore, una minaccia per la salute umana

Le ondate e le isole di calore urbane rappresentano una minaccia per la qualità di vita delle persone nelle città dove la presenza di verde è più bassa mentre sono in prevalenza le aree cementificate che assorbono e rilasciano il calore.

Le trasformazioni urbane

Proprio per limitare gli effetti dannosi sulla salute delle persone sarà sempre più importante attuare trasformazioni urbane, riducendo le aree impermeabilizzate per dare spazio alla natura, facendo quindi fortemente uso delle NBS (Nature-based solutions).

Gli alberi, i prati, i suoli permeabili riducono le temperature e regolano i flusso delle acque meteoriche, favoriscono la biodiversità in ambito urbano e non solo.

Il Direttore Generale di Arpa Piemonte, Secondo Barbero, nell'introdurre i lavori, ha sottolineato:

“L’estate del 2022 è stata la seconda più calda dopo quella del 2003 con significativi impatti sul territorio regionale ed in particolare nelle aree urbane, evidenziando la necessità di migliorare la conoscenza degli impatti delle ondate di calore e fornire strumenti per lo sviluppo territoriale in grado di aumentare la resilienza delle nostre città” .

Angelo Robotto, ex direttore Arpa Piemonte, oggi direttore all'ambiente di Regione:

"Noi andiamo sempre più verso la conoscenza tecnologica per contrastare la Co2 e per la sua sottrazione dall'atmosfera. Occorre però tenere, rispetto al passato, in conto lo stato di salute della biodiversità.

Secondo una stima, la perdita di biodiversità ha un costo pari a circa 6 miliardi.

Gli stambecchi in montagna ad esempio, non sono solo animali ma sono anche un indicatore dello stato di salute del nostro ambiente.

Negli anni abbiamo avuto un movimento particolare. Prima un'impennata di nuovi esemplari, mentre oggi stanno diminuendo a causa dei cambiamenti, per l'aumento di temperatura. Soffrono e salgono di quota dato che gli inverni sono sempre più miti. Questo permette loro anche una vita più lunga.

Abbiamo coppie di anziani che fanno più figli e, allo stesso, un elevata mortalità maggiore nei giovani.

Dobbiamo avere un approccio olistico, concreto con la Regione e in generale gli enti che si occupano di ambiente.

Per venire alla questione delle città, è fondamentale la pianificazione territoriale. Bisogna valutare ogni aspetto, per evitare o limitare i blackout che hanno un impatto non solo sociale ma anche economico".

Cremonini Roberto, Arpa Piemonte:

"Il Piemonte è hotspot climatico. È importante la conoscenza su questi fenomeni sempre più estremi".

Bartolomeo Griglio, vicedirettore alla sanità di Regione Piemonte:

"Negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza sulle ondate e sulle isole di calore, ma non basta. Occorre fare di più per adeguare i centri urbani al nuovo clima e ridurre così gli impatti sulla salute umana".

La nuova App

Da oggi 15 maggio l'app  "Aria Piemonte" che, dal 2022, diffonde i dati di qualità dell’aria e del protocollo operativo antismog (semaforo) diventa  “Aria+ Piemonte” con nuovi contenuti e nuove funzionalità per andare sempre più incontro alle esigenze di cittadini e professionisti.

Questa versione consente  la visualizzazione delle informazioni relative al disagio causato dalle Ondate di calore e dai Livelli di Ozono. L'applicazione dà la possibilità di ricevere notifiche in caso di specifici superamenti.

Inoltre una sezione dedicata consente all’utente di visualizzare su mappa le previsioni di disagio, mentre selezionando i capoluoghi di provincia o le aree si accede alle informazioni di dettaglio.

Le notifiche, attivabili a discrezione dell’utente, vengono inviate in caso di superamento di specifici livelli che indicano un disagio da ondate di calore o da ozono, oppure per il superamento dei livelli del protocollo operativo antismog (semaforo).

Rimangono naturalmente a disposizione degli utenti le informazioni già presenti:

  • dati di qua­li­tà del­l'a­ria pro­dot­ti da Arpa Pie­mon­te at­tra­ver­so le mi­su­ra­zio­ni del­le sta­zio­ni del Si­ste­ma Re­gio­na­le di Ri­le­va­men­to del­la Qua­li­tà dell’Aria per i pa­ra­me­tri PM10, PM2.5, NO₂ e O₃;
  • si­mu­la­zio­ni mo­del­li­sti­che pro­dot­te dal Si­ste­ma Mo­del­li­sti­co Re­gio­na­le di Qua­li­tà dell’Aria per i pa­ra­me­tri PM10, PM2.5, NO₂ e O₃;
  • dati relativi al pro­to­col­lo ope­ra­ti­vo per l’at­tua­zio­ne del­le mi­su­re ur­gen­ti an­ti­smog (se­ma­fo­ro) adot­ta­to dal­la Re­gio­ne Pie­mon­te per pre­ve­ni­re l’even­tua­le oc­cor­ren­za dei su­pe­ra­men­ti del va­lo­re li­mi­te gior­na­lie­ro di PM10.

L’aggiornamento avviene in automatico e non è necessario scaricare una nuova app.

L’applicazione è disponibile sulle seguenti piattaforme:

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