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«Decreto Sicurezza» del Governo, lotta contro le occupazioni abusive

Gli agenti potranno portare armi private anche fuori servizio

«Decreto Sicurezza» del Governo,  lotta contro le occupazioni abusive
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La lotta al degrado e all’illegalità nella periferia nord di Torino potrebbe segnare un nuovo punto di svolta con l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del nuovo Decreto Sicurezza: un provvedimento che introduce importanti novità in materia di ordine pubblico e tutela delle forze dell’ordine.

«Decreto Sicurezza» del Governo, pugno duro contro le occupazioni abusive

Una delle principali innovazioni riguarda proprio il reato di occupazione abusiva di immobili: chi si impossessa illegalmente di una casa abitata, o ne entra in possesso tramite inganno, rischia ora una pena detentiva fino a sette anni. La normativa si fa ancora più severa se le vittime sono soggetti fragili – come anziani o disabili – o se l’immobile coinvolto appartiene al patrimonio pubblico. Sono previste, in aggiunta, anche procedure accelerate per restituire l’immobile al legittimo proprietario, soprattutto se si tratta della sua unica abitazione.
Inoltre, per le Forze dell'Ordine arrivano più tutele e strumenti. Il nuovo decreto, infatti, rafforza le garanzie per il personale in divisa. Per i reati di resistenza, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, le pene saranno aumentate se la vittima è un agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza. E arriva anche il via libera per l’utilizzo delle bodycam (un dispositivo di registrazione video o fotografico, indossabile dagli agenti) che potranno essere utilizzate non solo durante il servizio in carcere, ma anche nei contesti di ordine pubblico, sorveglianza urbana e monitoraggio di stazioni e trasporti.

Gli agenti potranno portare armi private anche fuori servizio

Novità anche in tema di dotazione personale: gli agenti potranno portare armi private anche fuori servizio, senza necessità di licenza specifica. In caso di processi per fatti legati al servizio, lo Stato coprirà le spese legali fino a 10mila euro per ogni fase del procedimento, salvo dolo o colpa grave accertati. «È una scelta di cui ci assumiamo la responsabilità - ha commentato la premier Giorgia Meloni, presentando il nuovo Decreto - “consapevoli che era prioritario dare risposte ai cittadini e assicurare ai nostri uomini e alle nostre donne in divisa le tutele che meritano». «Ecco perché, d'accordo con Antonio Tajani e Matteo Salvini, abbiamo deciso di trasformare il testo del pacchetto sicurezza attualmente all'esame del Parlamento, comprese le migliorie che vi ho appena ricordato, in un decreto-legge, che quindi sarà immediatamente operativo ed entrerà subito in vigore».

Lotta alle occupazioni

E proprio mentre il decreto è entrato in vigore, a Torino nord si è registrato un intervento nella lotta alle occupazioni. È stato infatti liberato un alloggio occupato abusivamente in Circoscrizione 6. Lo sgombero è avvenuto in un appartamento popolare in via Bologna 265/267, nel quartiere Regio Parco, dove un uomo di etnia rom aveva occupato irregolarmente un alloggio. L’operazione è stata avviata la scorsa settimana da Atc, in collaborazione con le forze dell’ordine, e ha previsto la messa in sicurezza dell’appartamento da parte dei tecnici. Nell'occasione, il presidente di Atc, Maurizio Pedrini, ha ribadito la volontà dell’ente di riportare «serenità e sicurezza in tutto il quartiere». Ora, dopo lo sgombero, restano ancora due appartamenti occupati illegalmente nel complesso di via Bologna. Dopo l'intervento concluso positivamente, è stata espressa soddisfazione in Circoscrizione 6: «Non posiamo che esprimere soddisfazione e ringraziare la polizia di Stato per l’intervento concordato, Atc e la Regione Piemonte per l’impegno che ci sta mettendo nel voler riportare la legalità nel nostro territorio – ha dichiarato il presidente Valerio Lomanto, che ha aggiunto - Il cambio di passo con il nuovo Assessorato alla casa e grazie alla nuova presidenza Atc risulta evidente. Noi continueremo a segnalare le ancora tante criticità presenti e a lavorare per il bene del nostro territorio, sempre in prima linea, dalla parte dei cittadini per bene».

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